L’AQUILA – Quasi mille persone tra alunni e genitori hanno affollato ieri sera la Basilica di Santa Maria di Collemaggio in occasione del concerto “Musica per la ricostruzione”, organizzato dal circolo didattico “Guglielmo Marconi” dell’Aquila come saggio di fine anno, con 300 bambini che si sono trasformati in musicisti e coristi per l’entusiasmo dei loro genitori.

Nel corso di un progetto durato l’intero anno scolastico, la musica è stata utilizzata come strumento per far metabolizzare e superare ai ragazzi i disagi della vita quotidiana stravolta dal post-sisma. Aiutati dalle insegnanti, i bambini hanno lavorato sulla storia e le tematiche relative alla ricostruzione affettiva, relazionale, dei luoghi e della città.

Lo spettacolo è stato articolato in quattro parti. Si è cominciato con due brani della sezione “Musica per ricostruire legami tra generazioni”: “Stella stellina” sulle note di Mozart e “Alla fiera dell’Est” di Angelo Branduardi, coro e orchestra diretti dal maestro Giulio Gianfelice.

Poi un breve intervallo musicale, “Fantasia di violini e pianoforte”, con gli allievi dei corsi di violino preparati del maestro Luana De Rubeis e quelli del corso di pianoforte preparati dal maestro Gianfelice.

Quindi la “Musica per ricostruire i valori”, con “Vanità di vanità” sempre di Branduardi. Il secondo intermezzo strumentale “Fantasia di chitarre” a opera degli allievi del corso di chitarra, preparati dal maestro Francesco Mancini.

Ancora, in “Musica per ricostruire le atmosfere della nostra città” due pezzi storici della tradizione dialettale del capoluogo, “L’Aquila bbella me” e “N abbotta pe’ riù”.

È stato poi il turno dell’ensemble di flauti dolci degli alunni della classe quarta B e della quinta B della scuola primaria “Santa Barbara”, preparati dal professor Emilio Manganaro, della scuola secondaria di primo grado “G. Mazzini”, che hanno partecipato al concorso musicale nazionale “Le ali della musica”, ottenendo il primo posto.

Infine la “Musica per ricostruire i cuori”, con i brani “Un mondo d’amore” di Gianni Morandi e “Il mio canto libero” di Lucio Battisti.

Per chiudere e festeggiare il centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia è stata eseguita la versione integrale dell’inno nazionale.

Tra gli altri maestri, Maestra Rita Palma Caruso per il pianoforte e Giancarlo Canelli per la batteria. Soddisfatto, alla fine, il dirigente scolastico, Pasquale Magliocco.

 

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