ABRUZZO – Più risorse allo sviluppo, alla ricerca e all’innovazione, favorendo la creazione di reti di imprese. E’ questo l’intento dell’accordo di programma ‘Abruzzo 2015‘ che il Presidente Regione Abruzzo, Gianni Chiodi ha sottoscritto oggi a Pescara con il Ministero dello Sviluppo Economico Paolo Romani. L’Abruzzo è la prima Regione in Italia a proporre un nuovo metodo di approccio alla politica industriale e la sigla cade in un momento particolare per la regione, forse il più “difficile” dice il Presidente Chiodi ricordando i diversi problemi che interessano l’Abruzzo – “la grande inefficienza del sistema sanitario”, il terremoto e le sue conseguenze, la crisi economica e il fatto di essere una delle Regioni più indebitate d’Italia.

Chiodi afferma che sono proprio i momenti di grande difficoltà che possono essere “un’occasione per migliorare tutto ciò che si può migliorare”.  A tal proposito ha ricordato come l’Abruzzo sia stata anche “la prima Regione ad aver sottoscritto, solo qualche giorno fa, il Patto per lo Sviluppo con tutti gli agenti sociali o “stakeholders” della società abruzzese. Un impegno ufficiale che oltre a tutte le forze sindacali ed economiche della regione, ha coinvolto anche il principale partito di opposizione e dal quale “deriveranno decisioni la cui portata andrà ben oltre il mandato elettorale”. Il Presidente ha sottolineato il dato della produzione delle imprese manifatturiere che, nel periodo gennaio-settembre dello scorso anno, è aumentata del 10 % rispetto allo stesso periodo del 2009. Segnali positivi arrivano, per Chiodi, anche dalle esportazioni, che sono aumentate del 19%, superando anche il dato nazionale, pari al 14%. Altro segnale di risveglio è quello che arriva dal credito alle imprese in Abruzzo, aumentato del 7,39%, rispetto al 6,79% dell’Italia. Il Presidente, sottolineando l’efficacia del processo di risanamento, portato avanti anche “per merito del sistema sindacale”, ha poi ricordato il sostegno nei confronti delle piccole e medie imprese: nel 2010 sono stati pubblicati bandi per circa 132 milioni di euro.

L’accordo prevede  l’investimento di risorse pari a 9 milioni 660 mila euro. Di questi,  sei milioni sono destinati ai “bandi aiuti progetto” e tre destinati alle azioni di supporto per imprese che arriveranno dall’estero a produrre in Abruzzo. Finanziamento che però con l’effetto moltiplicatore, raggiungerà venti milioni di euro. “Abruzzo 2015, – ha spiegato ancora il vice presidente della Regione Alfredo Castiglione – “utilizza tre tipologie di attuazione: la prima è rappresentata dalle azioni di Sistema a regia regionale che serviranno per rinforzare il sistema territoriale attraverso un accrescimento delle competenze e delle conoscenze specifiche; una seconda tipologia di Attuazione è rappresentata dai bandi agevolativi per la costituzione e il rafforzamento delle reti di imprese, mentre la terza linea di attuazione riguarda l’assistenza tecnica, che è stata affidata ad Abruzzo Sviluppo”.

Per quanto riguarda la sanità, il Presidente Chiodi, ha parlato di “storica riforma di un sistema sanitario pubblico regionale che ha portato alla riconversione di ben sei ospedali dopo che, negli anni precedenti, si erano toccati livelli elevatissimi di inappropriatezza e di tassi di ospdalizzazione. Andare verso il federalismo solidale – ha concluso – significa prima di tutto avere i conti in ordine e le carte in regola prima di chiedere o pretendere solidarietà”.

Apprezzamento per i rapporti internazionali che il vice presidente della Regione Alfredo Castiglione ha saputo sviluppare in questi anni insieme al presidente Chiodi e a tutta la maggioranza, sono arrivati da Riccardo Chiavaroli, portavoce del gruppo consiliare del PdL. “La Regione Abruzzo – ha sottolineato il consigliere Chiavaroli – e’ la prima Regione italiana a firmare un accordo del genere e la presenza del ministro Romani in persona rappresenta il riconoscimento migliore per l’impegno che tutti insieme stiamo portanto avanti e che offre all’Abruzzo una salutare boccata di ossigeno in un momento tutt’altro che felice per la nostra economia. Si tratta – ha concluso il portavoce del gruppo PdL – della conferma di come le situazioni di difficolta’ vadano affrontate con lucidita’ e soprattutto serieta’, senza lasciarsi trascinare nelle polemiche di chi, nel disperato tentativo di raggranellare consenso, sembra ispirarsi al tanto peggio tanto meglio”.

di Cristina Di Stefano

 

 

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