L’AQUILA – Il tribunale dell’Aquila, in persona del giudice del lavoro Giulio Cruciani, martedì 4 luglio ha annullato la delibera della Giunta regionale dell’Abruzzo n. 380 del 21 giugno 2021, con la quale era stato revocato l’incarico di direttore generale della Asl 1 Aquila Sulmona Avezzano al dottor Roberto Testa, ritenendo assolutamente insussistenti le motivazioni poste alla base del provvedimento amministrativo. Una notizia diffusa proprio dall’ex dirigente nelle ore scorse.

Testa era stato nominato due anni prima, poi ‘defenestrato’ dal centrodestra regionale per nominare l’attuale direttore generale Ferdinando Romano, vicino alla Lega dell’assessora regionale alla Sanità Nicoletta Verì. E saranno diversi gli effetti che la decisione del giudice avranno sulla situazione politica ma anche finanziaria della Asl 1, già alle prese con un debito consistente (66 milioni di euro) che potrebbe allargarsi ancor di più in vista di un eventuale risarcimento, e in un contesto di grande difficoltà in cui si trova la Asl provinciale per l’annosa carenza di personale, sulla quale, tuttavia, negli ultimi mesi la dirigenza sta accelerando. Resta in attesa delle motivazioni l’assessorato regionale prima di decidere il ricorso, mentre le reazioni delle opposizioni si scatenano.

E proprio domani si terrà una conferenza stampa in difesa della sanità pubblica e in risposta al silenzio della Asl e della classe politica locale di fronte alle criticità sollevate da settimane e mesi. A organizzarla il comitato delle associazioni per la difesa della sanità: Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, 180 Amici L’Aquila, Unasam, Cittadinanzattiva L’Aquila, Tribunale per i diritti del malato Abruzzo, Anpi, Arci, Auser, Udu, Associazione Donatella Tellini-Centro Antiviolenza e Biblioteca delle Donne, Associazione Donne TerreMutate, Comitato promotore “ Salviamo i Nuclei di Cure Primarie”. L’incontro con la stampa si terrà nella sede dell’ordine dei medici in via Gronchi alle 11.

LA SANITÀ PUBBLICA SI DIFENDE”

Trascorrono i giorni, ma dai vertici Asl1 nessun segnale. Nessuno degli impegni assunti nel confronto del 20 giugno scorso è ad oggi onorato. Siamo ancora in attesa dei Dati di Bilancio disaggregati, come da preciso impegno del Direttore Generale, al fine di verificare la sostenibilità finanziaria dei nuclei di cure primarie e la destinazione delle risorse ad essi dedicate, attendiamo notizie circa la stabilizzazione del personale e nello specifico dei dipendenti assunti con la fattispecie “15 octies”, restiamo ancora in attesa dell’attivazione del tavolo per la reinternalizzazione dei servizi e del personale, dell’avvio di un confronto costruttivo e di merito su Case di Comunità, Consultori, Salute Mentale e articolazione della Medicina territoriale.

Nel frattempo gli effetti nefasti dell’attacco hacker ai dati sensibili detenuti dalla ASL1, si ripercuotono drammaticamente sul personale che si trova nella irreale condizione di morosità nei confronti degli istituti bancari presso i quali hanno ceduto il quinto del loro stipendio. Morosità causata da mancanze della Direzione aziendale che pur avendo trattenuto agli stessi quanto da loro ceduto, non ha onorato il suo dovere di inviare agli stessi Istituti di credito.

Vi è di più. In questi giorni numerosi cittadini e cittadine hanno ricevuto una convocazione dalla stessa ASL1 finalizzata a comunicare il grado di pericolosità dei dati trafugati. Insomma un mero passaggio formale. Nessuna assunzione di responsabilità. Nessuna informazione di dettaglio, nessuna proposta di risoluzione delle problematiche. Cittadine e cittadini di nuovo abbandonati a loro stessi.

Allo stesso tempo, nei fatti, la prevenzione e la cura sono negate da liste di attesa inaccettabili, servizi di emergenza ed urgenza in estrema difficoltà, condizioni che minano il concetto di Sanità Pubblica, gratuita, di prossimità per tutte e tutti.

Per le ragioni esposte e per rilanciare ancora una volta la mobilitazione delle cittadine e dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori le scriventi indicono per Venerdì 7 luglio alle 11 presso la sede dell’Ordine dei Medici in Via Gronchi,16 L’Aquila una Conferenza stampa di tutte le associazioni promotrici della vertenza

“ La Sanità Pubblica si Difende”.

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