L’AQUILA – Nonostante i dettami della spendig review, il Comune dell’Aquila è privo di una qualsivoglia strategia finalizzata alla salvaguardia delle 5 ex-partecipate (Ama, Afm, Asm, Centro Turistico Gran Sasso e Sed).
Queste aziende rappresentano un vero patrimonio occupazionale in quanto in esse operano 407 persone con contratto a tempo indeterminato alle quali va aggiunto un ulteriore 18% annuo di persone assunte con altre tipologie contrattuali per arrivare ad un numero che sfiora le 500 unità lavorative.
I bilanci attuali delle ex-partecipate destano grande preoccupazione.
• L’AMA, in cui operano 120 dipendenti, ha chiuso in un sostanziale pareggio nel 2012 ma registra un negativo per il 2013 di circa € 850.000. Incomprensibile il fatto che l’AMA non sia inserita nel progetto che prevede una sola Azienda di Trasporto Pubblico Locale Regionale.
• L’AFM, in cui operano 79 dipendenti addetti al settore Farmaceutico, Pedagogico (Casetta Fantasia) ed alle affissioni manifesti, chiuderà con un disavanzo di circa € 160.000. L’Afm sino al 2012 curava anche la gestione dei 13 cimiteri comprensoriali. Scellerata la scelta del Comune di esternalizzare dal 2013 questo servizio a terzi per un importo aggiuntivo annuo di € 190.000!
• L’ASM, in cui operano 165 dipendenti, se non riceverà un contributo straordinario per la raccolta e lo smaltimento degli “ingombranti”, chiuderà il bilancio con una perdita di € 1.000.000.
• Il Centro Turistico del Gran Sasso, che ha 21 dipendenti, chiuderà con una perdita di € 1.400.000. Indispensabile, nonostante l’opposizione degli ambientalisti da salotto, appare la realizzazione del Piano Industriale di Campo Imperatore.
• Il SED, in cui operano 22 persone, chiuderà in pareggio il bilancio 2013 nonostante avanzi cospicui importi dal Comune per le prestazioni svolte.

Al cospetto di questa disarmante situazione e nell’intento sia di salvaguardare l’intero perimetro occupazionale che di offrire maggiore efficienza per i cittadini, proponiamo la fusione immediata di tutte le aziende municipalizzate includendo nell’unica nuova azienda anche la gestione globale del progetto C.A.S.E.

La gestione del patrimonio immobiliare delle C.A.S.E. deve essere fatta dall’Azienda Unica Aquilana e non, come vorrebbe fare l’Amministrazione, da un nuovo soggetto che rappresenterebbe la sesta municipalizzata!

A tal riguardo condividiamo profondamente la proposta fatta dall’ex-Presidente di Asm Spa Luigi Fabiani il cui studio porterebbe all’intera gestione del patrimonio immobiliare post-sisma con un costo annuale di € 4.500.000 a fronte dei 9.000.000 di euro previsti dalla new-co. voluta da Cialente.

I vantaggi di un’unica azienda (A.U.A.)

1. Abolizione di 4 Direttori Generali. Ad oggi ogni Azienda ha un Direttore Generale che costa non meno di € 100.000 annui per ogni Azienda.
2. Abolizione di 4 Amministratori Unici (gli ex-Presidenti) . Ad oggi ogni Azienda ha un amministratore unico che costa € 23.000 annui.
3. Abolizione di 4 Collegi Sindacali ( revisori dei conti ecc ecc). Ad oggi ogni Azienda ha un Collegio Sindacale che non costa meno di € 40.000 annui.
4. Creazione di un’unica officina meccanica. Ad oggi ce ne sono 2. Una presso la Asm ed una presso l’Ama e, cosa paradossale, i mezzi del Comune dell’Aquila ricorrono ai privati per la manutenzione dei propri mezzi.
5. Abolizione di 4 uffici paghe. Attualmente le 5 aziende hanno un proprio ufficio destinato a tali incombenze.
6. Creazione di un unico centro acquisti che ottimizzi le spese in base alla quantità necessaria per l’AUA.
7. Armonizzazione delle risorse umane. Ad oggi nessuna municipalizzata conosce le esigenze dell’altra e la strategia del Comune è totalmente assente. Un’unica azienda garantirebbe un utilizzo ottimale delle risorse. Gli amministrativi sarebbero utilizzati in gran parte nella gestione dei fitti e delle utenze del progetto C.A.S.E. e gli operai troverebbero ricollocazione immediata nei vari servizi. E’ Assurdo quanto accaduto in questi giorni: operai precari del Centro Turistico del Gran Sasso si arrampicano su un pilone della funivia mentre, per esempio, la Asm ha carenza di personale per la raccolta differenziata o per la pulitura del verde pubblico.

Tali iniziative, compresa la gestione in proprio del progetto C.A.S.E. come dal progetto di Luigi Fabiani, oltre a garantire il livello occupazionale porterebbero un risparmio di denaro pubblico di circa 6 milioni di euro annui!!!

Proponiamo quindi a tutta la cittadinanza, comprese tutte le forze politiche e sindacali, di condividere questo percorso che è l’unico percorribile.

L’Azienda Unica Aquila è l’unica strada per l’occupazione e per il potenziamento dei servizi al cittadino.

Piero Peretti
Segretario Regionale
UGL Abruzzo

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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