L’AQUILA. La Procura della Repubblica ha avviato un’inchiesta in seguito a una denuncia presentata dai familiari di una donna deceduta dopo il ricovero.

La vittima è una cinquantenne di Amatrice, Erminia Rosati, che gestiva un’azienda agricola insieme alla famiglia nella frazione di Santa Giusta del centro del Reatino, deceduta la scorsa settimana.

Secondo quanto si è appreso, la donna era arrivata al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore in seguito a forti dolori e, nonostante una serie di accertamenti in ospedale, non ce l’ha fatta. Il ricovero all’Aquila era stato disposto visto che ad Amatrice il locale presidio sanitario non è attrezzato per indagini specifiche e approfondite.

A quel punto i familiari, non per spirito vendicativo ma per sapere se ci sono state colpe mediche, hanno presentato una denuncia ai carabinieri tramite il loro avvocato di fiducia Federica Bizzoni del Foro di Roma. A quel punto il pm Stefano Gallo ha disposto l’autopsia che ha reso necessari gli avvisi di garanzia di natura tecnica a carico dei medici che hanno avuto in carico la paziente anche se si è trattato di contatti o visite superficiali.

Sotto inchiesta, con accuse tutte da dimostrare, sono finiti Anna Rita Gabriele, Tonio Santilli, Sara Marzi, Olimpia Costantini, Francesco Abbate, Antonio Pagliaro. L’imputazione contestata in astratto è di omicidio colposo.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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