L’AQUILA – “La debolezza” del governatore dell’Abruzzo Gianni Chiodi, la donna che ha trascorso con lui una notte nella stanza 114 dell’hotel del Sole al Pantheon di Roma, ha gestito, per due anni, fondi del terremoto. Un milione e mezzo di euro. E li ha amministrati senza che avesse alcun titolo per farlo. Quella notte a spese delle Regione, scivolata dentro un verbale dei carabinieri nell’inchiesta “Rimborsopoli”, non era dunque “una cosa finita lì”, come lo stesso presidente della Regione aveva dichiarato al Corriere. “È stato l’errore di una sera. Lei non mi ha mai chiesto niente, mai un aiuto, una protezione…” aveva tenuto a precisare Chiodi alcuni giorni fa. Invece, il governatore ha affidato a Letizia Marinelli, la sua ospite di quella notte, fondi post sisma. In ballo ci sono i soldi che sarebbero dovuti andare alla ricostruzione di un centro anti-violenza all’Aquila. Ma la consigliera, secondo le norme previste dalla legge, dovrebbe occuparsi esclusivamente delle discriminazioni nel mondo del lavoro.

Tra l’altro la Marinelli quei soldi non è mai riuscita a spenderli, creando in questi due anni non poco imbarazzo in tutta la filiera istituzionale che si occupa della gestione del post-terremoto. E alla fine, dopo che Chiodi ha lasciato l’incarico da commissario al terremoto, il Governo Letta è stato costretto a riprenderseli quei fondi. E ora attraverso un emendamento verranno riaffidati alla Provincia dell’Aquila.

fonte:repubblica.it

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