L’AQUILA – La Bandiera di Guerra del 33° Reggimento Artiglieria Terrestre “Acqui”, insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare e della Croce di Guerra al Valor Militare, è stata consegnata oggi al Sacrario delle Bandiere al Vittoriano.
Il solenne evento, si è svolto alla presenza dei Generali di Corpo d’Armata della Riserva Giulio Fraticelli, Emilio Marzo e Rocco Panunzi, di Autorità militari (tra le quali il Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, Comandante dell’Artiglieria e Ispettore dell’Arma di Artiglieria), civili e religiose, rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, e alla presenza dell’ultimo Comandante di Reggimento, Colonnello Tommaso Capasso e del Comandante della Brigata “Granatieri di Sardegna”, Generale di Brigata Maurizio Riccò. La cerimonia ha rappresentato l’atto conclusivo del processo di riordinamento della Forza Armata, iniziato il 27 giugno a l’Aquila, con la cerimonia di soppressione del 33° Reggimento Artiglieria Terrestre “Acqui”. Dal lontano 1° Gennaio del 1915, giorno della sua costituzione, il Reggimento ha partecipato con onore a tutte le vicende belliche che hanno interessato la storia della nostra amata Patria ed il sangue dei suoi artiglieri ha bagnato il suolo del Cadore, del Monte Grappa, di Vittorio Veneto, del fronte Greco-Albanese fino all’estremo sacrificio dell’isola di Cefalonia.
Nel maggio del 1996, il 33° Reggimento fu assegnato alla Brigata “Granatieri di Sardegna” contribuendo così a conferire lustro e prestigio alla Brigata dei “Bianchi Alamari” poiché anch’essa, nelle giornate dell’8, 9 e 10 settembre 1943 si oppose con grande senso dell’onore, di sacrificio, di abnegazione e di valore, all’occupazione di Roma da parte delle truppe germaniche nei momenti immediatamente precedenti al sacrificio degli artiglieri del 33° Reggimento nella citata isola greca.
Dal momento della sua assegnazione alla Brigata Granatieri, molte attività sono state condotte nel territorio nazionale e nei Teatri esteri. Tra di esse spiccano le Operazioni “Domino”, “Strade Sicure”, “Joint Guardian” e “Joint Enterprise” in Kosovo, “ISAF” in territorio afghano. Nel ricordo commosso di ogni italiano rimane indelebile, in termini temporali, il soccorso fornito alla popolazione dell’Aquila tristemente colpita dal terremoto dell’Aprile 2009. Ogni artigliere, in quel terribile momento, benché colpito in prima persona nei suoi affetti più cari, ha lavorato con costanza e esemplarità perché potessero essere salvate vite innocenti e ripristinate le più elementari condizioni di benessere nella martoriata città. (http://www.esercito.difesa.it)

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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