L’AQUILA- Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha sfiduciato il presidente del centro Turistico del Gran Sasso Alessandro Comola. I componenti del Consiglio d’amministrazione si sarebbero anche loro dimessi. L’iniziativa del primo cittadino farebbe seguito al rinvio della stagione sciistica a Campo Imperatore la cui apertura era prevista per domani 13 dicembre e che è stata invece rinviata. Sull’iniziativa del sindaco non si hanno per momento notizie ufficiali. C’è tuttavia una conferma che viene da Ettore Di Cesare coordinatore di ‘Appello per L’Aquila’ e consigliere comunale. Di Cesare in un ‘post’ plaude all’iniziativa del sindaco e afferma che andava comunque adottata visto l’impasse a Campo Imperatore. Appare tuttavia strano che il sindaco non sapesse nulla del fatto che i lavori alla seggiovia ‘Le Fontari’ fossero iniziati in ritardo, un ritardo che ha pregiudicato l’inizio della stagione.

DURA NOTA DI ‘APPELLO PER L’AQUILA’

“Da poche ore – dice una nota di Appello per L’Aquila-il Sindaco ha sfiduciato il Presidente del Centro Turistico del Gran Sasso, Alessandro Comola.
Una battaglia vinta per chi come noi quelle dimissioni le chiede da luglio, l’ultima volta pubblicamente due giorni fa, e per tutti quelli che amano quella montagna.
Era chiaro infatti da mesi che quella dell’avv. Comola era una gestione dissennata e a dir poco opaca.
Oggi il Sindaco addossa tutte le colpe all’avv. Comola per la mancata apertura degli impianti.
“Non si contano le volte in cui nei mesi passati gli operatori economici avevano chiesto al Sindaco “Ma quando partono i lavori per le Fontari, quando arriva il gasolio, si rischia di non fare in tempo!”.

“LE SOLITE RASSICURAZIONI HANNO PORTATO AL DISASTRO ATTUALE”

“Non si contano le nostre sollecitazioni- continua la nota- sapendo che i cittadini sono i veri e unici proprietari di quell’azienda.Ma niente, solo le solite rassicurazioni che portano ai disastri di questi giorni.
Facile oggi, con la sfiducia a Comola, “svicolare” dalle proprie responsabilità, una specialità in cui Cialente è maestro (questo gli va riconosciuto).

“ADESSO SI VOLTI PAGINA”

“Bene-si dice ancora- si volti pagina e nell’immediato si faccia del tutto per aprire gli impianti entro questa settimana!
Il nuovo Presidente sia selezionato in maniera trasparente come stabilito dai nostri emendamenti approvati in Consiglio:
– Almeno trenta giorni di tempo di scadenza dalla pubblicazione del bando
Pubblicazione sul sito dei curricula arrivati, PRIMA che venga presa la decisione.
Designazione adeguatamente motivata dal Sindaco.

Inoltre è necessario che il nuovo Presidente abbia obiettivi di gestione concreti, compatibili, misurabili e verificabili nel tempo da tutti i cittadini.

E che sia finalmente l’occasione per un confronto pubblico e partecipato sul futuro del Gran Sasso e sulle strategie turistiche per tutto il territorio, non solo quello montano.

“METTIAMO IN RETE TUTTI GLI OPERATORI TURISTICI”

“Mettiamo in rete tutti gli operatori per costruire un’offerta turistica coordinata che vada dalla montagna al bed & breakfast, dalle iniziative culturali alle manifestazioni sportve.
Facciamolo veramente: chi meglio di chi la vive la cima più alta dell’appennino in estate e in inverno può apportare le giuste idee, chi meglio degli operatori nel settore (albergatori, ristoratori, guide, maestri, professionisti, manovalanze, tecnici, etc..) può contribuire a una migliore gestione dell’accoglienza? Troviamo le modalità per decidere insieme quale sia la via migliore per rimettere in piedi un’azienda indebitata pesantemente a causa delle gestioni scellerate della politica degli ultimi decenni.
Facciamolo Sindaco, ma facciamolo veramente! Apriamo un nuovo e sincero percorso di partecipazione sullo sviluppo turistico dei nostri territori, anche perché nei prossimi mesi andranno prese sul Centro Turistico decisioni fondamentali per il futuro.

“NO A SCELTE IN STANZE CHIUSE”

Questa volta le scelte non dovranno avvenire nelle stanze chiuse, anche perché noi non lo permetteremo. La vicenda del CTGS è la prova che questo metodo non funziona e difatti abbiamo il risultato di avere gli impianti chiusi. Altro che rilancio turistico.
Il Gran Sasso è patrimonio della città, è un BENE COMUNE e il suo destino va deciso con un progetto concreto e condiviso che faccia parte di una visione di accoglienza più ampia e coordinata con tutte le altre attrattività dei nostri territori”

DANIELE: “SCELTA OPPORTUNA”

La rimozione di Comola è stata definita opportuna dal presidente della Commissione di garanzia e Controllo Raffaele Daniele. “Senza alcuna intenzione di cavalcare polemiche.scrive in una nota- ma con l’unico intento di volere il bene della mia città, plaudo la difficile scelta del Sindaco dell’Aquila di chiedere le dimissioni del Presidente del Centro Turistico del Gran Sasso. La Commissione di Garanzia e Controllo, che mi onoro di presiedere, aveva portato all’attenzione dell’amministrazione e della città numerosissime e talvolta anche gravi anomalie poste in essere dall’attuale presidente avv. Comola già dal luglio scorso.

“MA ALLORA IL SINDACO DIFESE COMOLA”

L’allora posizione del Sindaco fu tuttavia quella di difendere la persona da lui stesso nominata.Le recenti vicende hanno soltanto ulteriormente avvalorato ciò che, insieme con il consigliere Ettore di Cesare, il consigliere Vincenzo Vittorini, il consigliere Giorgio De Matteis, il consigliere Daniele Ferella, il consigliere Emanuele Imprudente, il consigliere Piero Di Piero, ed il consigliere Luigi D’Eramo, avevamo messo nero su bianco attraverso un dettagliato ordine del giorno, depositato il 15 novembre ma non ancora discusso in aula, in cui si impegnava il Sindaco alla rimozione del presidente Comola. Il Sindaco oggi ha mostrato senso di responsabilità nell’ammettere un suo errore e, nel chiedere le dimissioni dell’avv. Comola, ha agito per il bene della città. La Commissione di Garanzia e Controllo continuerà a segnalare al Consiglio Comunale ed ai cittadini le anomalie che impediscono una corretta e regolare gestione dell’Ente comunale, con la speranza che la gente torni a fidarsi della politica e delle istituzioni.

 

 

 

 

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