Ma come, il sindaco ordina ai dirigenti di fare in modo che i cittadini siano trattati al meglio negli uffici comunali (e non a pesci in faccia come spesso accade), e poi che cosa ti capita di vedere? Lunghe file di persone inviperite all’ufficio tributi a chiedere informazioni su come bisogna pagare la seconda rata dell’Imu. Persone, riferiscono, lasciate alla mercé di un solo impiegato, anche lui stravolto e in affanno dall’altra parte dello sportello, mentre gli si accalcano davanti inferocite, tra spinte e imprecazioni. Insomma, uno spettacolo indecente. E non lo diciamo noi, ma un consigliere di maggioranza (e uno dell’opposizione, per la verità) che ha preso carta e penna e ha buttato giù una mezza dichiarazione di guerra all’amministrazione. Queste cose non si fanno, ha detto in sostanza, la gente va trattata in altro modo e certi disservizi sono inconcepibili, quando uno, già tartassato abbastanza, va a chiedere come, dove e quanto deve pagare, trovandosi così nella classica situazione di chi, oltre al danno di una tassa iniqua, si vede costretto a subire pure il disservizio e la scarsa chiarezza di chi deve riscuotere.

E allora una breve considerazione. I ‘cazziatoni’ del sindaco sono soltanto sparate a effetto, per il resto servono a poco. Gli impiegati fanno quello che possono e uno soltanto, ad esempio, non può gestire i problemi di così tanta gente. Oltre tutto, restiamo personalmente convinti che le partacce, per avere una qualche conseguenza, non basta divulgarle ai giornali col solito comunicato della sera. Certi titoli, infatti, sono senza dubbio a effetto, ma la loro efficacia, come si vede, si riduce quasi a zero.

 

 

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