L’AQUILA- Precari sull’orlo di una crisi di nervi, e anche qualche personaggio politico che perde il senso delle proporzioni. Può essere una battuta abusata, ma viene spontanea quando leggiamo sui giornali che qualche decina di candidati del concorsone per le trecento assunzioni a tempo indeterminato nei due uffici speciali della ricostruzione, hanno fatto un esposto alla Procura della Repubblica per il nostro scoop di qualche giorno fa. Riassumiamo. Il giorno della pubblicazione dei quiz del concorso, ‘AquilaTv’ ha messo in rete la bozza di un quiz della preselezione, con la relativa risposta. Un solo quiz su 4.000, usciti qualche ora dopo sul sito del Ministero.

Un modo, da parte nostra, per dire ai candidati, tutti i candidati: ecco guardate, le domande sono fatte così. Per noi era appunto uno scoop. Sul concorsone eravamo sempre riusciti a scrivere in maniera completa e più degli altri e, soprattutto, a informare per primi. Ma da uno scoop è nato un polverone. Ci hanno accusato di avere tutte e 4.000 le risposte, in modo che qualcuno potesse trarne vantaggio. E si è arrivati a una conclusione: il test è falsato, o almeno è possibile che lo sia. Un sospetto incredibile, che non fa onore a chi lo ha prima messo in giro e poi trascritto su un foglio di carta. ‘AquilaTv’ voleva soltanto informare meglio, dire ai candidati come sarebbe stata la prova in modo che potessero trarne vantaggio tutti, indistintamente. I sospetti avanzati da alcuni, infatti, sono risibili e non hanno riscontro, perché noi le risposte ai quiz non le abbiamo oggi e non le abbiamo mai avute nei giorni scorsi, tranne una, quella che abbiamo pubblicato in perfetta liceità e buona fede.

E spiace che a tenere mano a queste ragazze e ragazzi in preda a una crisi di nervi, sia scesa in campo un’esponente politica che ha capito bene come stanno le cose, ma a cui non è parso vero prendere la palla al balzo e chiedere l’annullamento dei test di selezione e il blocco del concorsone per via di sospetti risibili che respingiamo al mittente. E’ chiaro che si è alla ricerca di pretesti per bloccare la prova e le assunzioni a tempo indeterminato che non fanno comodo ai precari, e li comprendiamo, ma neppure all’amministrazione comunale (e anche qui capiamo benissimo). Altro non abbiamo da dire.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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