L’AQUILA- Nei quartieri della periferia della città terremotata accade anche quanto racconta il collega Emidio Di Carlo. E’ una storia un po’ incredibile: una casa danneggiata dal terremoto, inagibile, occupata abusivamente e i lavori che non possono avere inizio. Ma leggiamo questa storia sconcertante che di seguito pubblichiamo. “Quattrouomini della polizia stradale dell’Aquila, l’avvocato del Consorzio dei 201 appartamenti in Pettino, un ufficiale giudiziario, un fabbro hanno dato vita ad una nuova forzatura del numero 13 in Via Svizzera, abusivamente occupato, nonostante il divieto imposto per le abitazioni inagibili a seguito del terremoto del 2009.  Il nuovo provvedimento si verifica a poche giorni dal precedente su mandato della Procura dell’Aquila. Il socio-assegnatario dell’appartamento, dopo il primo intervento da parte delle forze dell’Ordine era uscito per poi rientrare nottentempo, forzando le predisposte nuove serrature. 

 “TRE ANNI PER RISOLVERE IL PROBLEMA”

 “Va detto che dal 6 aprile ad oggi, l’Amministrazione del Consorzio ha impiegato ben tre anni per la soluzione del problema relativo al rilascio dell’alloggio per consentire i lavori (nella fattispecie di classificati Categoria B); d’accordo, oltretutto, con la direzione dei lavori, che venisse recintato il cantiere con l’esclusione dell’appartamento in questione.

 “MA IL COMUNE SE LA PRENDE COMODA”

  “La solerzia dell’Amministrazione Comunale si rileva dal fatto che sono trascorsi sei mesi (N.B.. Tre anni e mezzo dal sisma), da quando è stato ufficializzato l’inizio dei lavori in Via Svizzera, (pubblicazione negli atti della ricostruzione, il 17 gennaio 2012), consentendo all’eccezionale inquilino di Via Svizzera di agire indisturbato pregiudicando sia i tempi d’intervento della ditta incaricata dei lavori necessari,  non curandosi, sempre l’amministrazione, anche dell’occupazione abusiva che lo stesso soggetto ha effettuato nella parallela Via Austria, con camper recintato.

 “NEL GARAGE C’ERA ANCHE IL CANE”

  “Nel nuovo intervento di forzatura, al momento dell’apertura della saracinesca del garage, è comparso anche il cane che, quotidianamente, l’assegnatario dell’alloggio porta al guinzaglio nell’area circostante. Questa nuova vicenda insegna che il futuro degli alloggi per i restanti 180 assegnatari delle 17 cooperative consorziate in Pettino diventa giorno dopo giorno sempre più grave e lontano,  se non vengono presi immediati provvedimento da parte degli organi competenti dello Stato, benché gli stessi siano stati più volte informati mediante esposti e denunce ad ogni livello, fin dal 2009”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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