“Signora ha un credito Inps da ritirare entro stasera, si tratta di quasi due mila euro, se si reca all’Ufficio postale di via Aldo Moro le accreditiamo il dovuto altrimenti lo perde, la scadenza è domani”. Sono le 18 circa quando una professionista aquilana riceve la telefonata di una finta dipendente delle Poste che, fornendo tutte le generalità della donna le dice di avere un assegno in scadenza relativo al decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 (decreto Sostegni-bis dello stato di emergenza dovuta al Covid-19) un’indennità di 1.600 euro in favore di alcune categorie di lavoratori.

 La malcapitata, una sessantenne residente in città, in buonafede si è recata immediatamente all’ufficio postale. All’arrivo la signora cordialissima, sempre telefonicamente, si è fatta dare le generalità della donna informandola che per l’antiriciclaggio non le avrebbe potuto dare l’assegno ma se le fosse stata fornita la Carta di Credito le avrebbe fatto un bonifico immediato.

La donna però non aveva con sé una carta di credito ma soltanto una prepagata. “Signora la prepagata non va bene abbiamo bisogno di una carta di credito – spiega sempre per telefono la truffatrice –  se può chiamare qualcuno di sua conoscenza e se la fa portare altrimenti perderà questi soldi”. Era chiaramente una truffa finalizzata a sottrarre fraudolentemente dati relativi a conti correnti o a carte di credito. Ma la malcapitata era certa che la donna fosse dipendente delle Poste, erano giorni che veniva contattata, avevano tutti i suoi estremi, sapevano l’attività che svolgeva, insomma tutto lasciava pensare che realmente ci fosse dietro l’Inps e le Poste Italiane.

Così la professionista aquilana ha chiamato il genero per farlo recare sul posto portando con sé una carta di credito. Il quale, una volta arrivato all’ufficio postale dei via Aldo Moro – chiuso ovviamente a quell’ora –   e dopo aver fatto una serie di chiamate ha immediatamente intuito che si trattava di una truffa ha contattato il 113. L’intervento della Squadra Volante è stato immediato e nulla è stato sottratto dal conto corrente della malcapitata. L’intento della falsa impiegata postale era quello di far inserire la carta di credito nello sportello bancomat e, forse, farle dire al telefono gli estremi bancari.

La professionista aquilana giunta in Questura ha sporto regolare denuncia e fornito tutti i dati in suo possesso.

Non è il primo episodio del genere che avviene in città. Qualche giorno fa, per un episodio simile, e’ stato denunciato un ventenne di origini campane.

Un secondo caso della stessa truffa è stato denunciato via social dalla dottoressa Maria Rosaria Autore. “Mi è stato detto di recarmi alle poste in via Aldo Moro, altrimenti l’assegno sarebbe tornato indietro”, scrive Maria Rosaria Autore raccontando l’accaduto.
“Ho lasciato tutto e sono andata. C’era una persona che aspettava e credevo fosse la persona con cui ero al telefono, invece si trattava di un’altra vittima. Sta di fatto che mi hanno fatto fare alcune operazioni con il bancomat, rubandomi tanti soldi“.
Questa la sintesi di quanto avvenuto. Questa mattina la denuncia sporta in Questura, dove molte altre persone sono giunte per inoltrare la stessa denuncia, poiché anche loro truffate con il medesimo modus operandi.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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