L’AQUILA – In Abruzzo, nel 2011, sono stati sequestrati 121,53 chilogrammi di droga, il 25,19% in meno del 2010, e denunciate 987 persone (+ 3,89%), di cui 191 stranieri e 26 minorenni. Emerge dal Rapporto 2011 della Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa) presentato ieri.  I casi di morte connessi all’abuso di stupefacenti sono stati sei (otto nel 2010), l’1,66% del totale nazionale: tre in provincia di Pescara, due in quella di Chieti e uno nel Teramano. Negli ultimi dieci anni il picco massimo si e’ avuto nel 2008 con 20 casi, quello minimo nel 2003.

 Nel 2011 l’attività di contrasto al traffico di stupefacenti in Italia, dice sempre il rapporto Dcsa, ha consentito il sequestro di 39.359 kg di droga e la denuncia di 36.796 persone, di cui 12.648 stranieri e 1.175 minori. Nel 2011 l’attività di contrasto al traffico di stupefacenti in Italia ha consentito il sequestro di 39.359 kg di droga e la denuncia di 36.796 persone, di cui 12.648 stranieri e 1.175 minori. E’ quanto emerge dal Rapporto Annuale 2011 sul traffico di sostanze stupefacenti della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, presentato oggi e redatto sulla base dei dati provenienti dall’attività di contrasto svolta dalle forze di polizia sul territorio nazionale e dalle informazioni fornite in contesti di collaborazione internazionale.Per quanto riguarda i quantitativi sequestrati, è stato registrato un incremento rispetto al 2010 nei sequestri delle piante di cannabis (+1.289,93%), della marijuana (+98,15%), della cocaina (+65,12%), dell’ hashish (+0,22%) e degli amfetaminici a peso (+102,50%). In calo i sequestri di amfetaminici in dosi (-77,43%) ed eroina (-14,09%).I narcotrafficanti operanti in Italia si sono riforniti per lo più presso il mercato colombiano per la cocaina, transitata principalmente per il Venezuela, il Messico e la Spagna; quello marocchino per l’hashish, transitato in particolare per la Spagna e l’Olanda; quello olandese per le droghe sintetiche. In Italia, i gruppi criminali maggiormente coinvolti nei grandi traffici sono stati per la cocaina soprattutto la ‘ndrangheta, ma anche la camorra e le organizzazioni albanesi, serbo-montenegrine, colombiane, dominicane, marocchine e spagnole; per l’eroina la criminalità siciliana, pugliese e campana, insieme ai gruppi albanesi, tunisini e marocchini; per i derivati della cannabis la criminalità laziale, pugliese e siciliana, insieme a gruppi marocchini, tunisini, spagnoli e albanesi.Per quanto riguarda i quantitativi sequestrati, è stato registrato un incremento rispetto al 2010 nei sequestri delle piante di cannabis (+1.289,93%), della marijuana (+98,15%), della cocaina (+65,12%), dell’ hashish (+0,22%) e degli amfetaminici a peso (+102,50%). In calo i sequestri di amfetaminici in dosi (-77,43%) ed eroina (-14,09%).I narcotrafficanti operanti in Italia si sono riforniti per lo più presso il mercato colombiano per la cocaina, transitata principalmente per il Venezuela, il Messico e la Spagna; quello marocchino per l’hashish, transitato in particolare per la Spagna e l’Olanda; quello olandese per le droghe sintetiche.In Italia, i gruppi criminali maggiormente coinvolti nei grandi traffici sono stati per la cocaina soprattutto la ‘ndrangheta, ma anche la camorra e le organizzazioni albanesi, serbo-montenegrine, colombiane, dominicane, marocchine e spagnole; per l’eroina la criminalità siciliana, pugliese e campana, insieme ai gruppi albanesi, tunisini e marocchini; per i derivati della cannabis la criminalità laziale, pugliese e siciliana, insieme a gruppi marocchini, tunisini, spagnoli e albanesi.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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