L’AQUILA – “Apprendo da un’interrogazione parlamentare dell’On.le Lolli di essere responsabile di alcune scorrettezze ed inefficienze nel merito e nei doveri di Commissario delegato. La mia imparzialità istituzionale – a differenza del comportamento esemplare del Ministro Barca (certamente, visto il pulpito da cui proviene la precisazione, non avevo alcun dubbio che la stessa precisazione fosse fatta) – sarebbe dovuta alla sottoscrizione delle Intese con una serie di comuni del cratere: le sette Intese di ieri (per 215 milioni di euro) relative, ahimè, tutte a “Comuni molto lontani dall’epicentro del terremoto” e, in aggiunta, ben sei della provincia di Pescara (da quel che vedo ulteriore elemento negativo).

Dimentica l’On.le Lolli che due Intese precedenti sono state firmate con il comune di Barete (24 aprile) e con quello di Rocca di Mezzo (30 aprile)? Il rigore istituzionale dell’On.le Lolli dove era quando ho firmato quelle Intese? Non credo che la sottoscrizione di atti previsti da legge nel momento che siano pienamente completate le relative procedure istruttorie conformino profili di parzialità istituzionale.

Mi sta sorgendo una domanda: qualora il piano di ricostruzione di L’Aquila mi fosse stato presentato completo di tutti gli adempimenti previsti e la relativa istruttoria avesse dato esito positivo, cosa avrebbe detto l’On.le Lolli se avessi rinviato tutto a dopo la tornata elettorale?

L’impegno era di non discutere nel corso della campagna elettorale di atti e procedimenti ancora in corso nei comuni dove si rinnova il Sindaco: nel caso della proposta di Piano di Ricostruzione del Comune di L’Aquila, stia sereno l’On.le Lolli, questo comportamento è stato tenuto sicuramente sia dal Ministro Barca sia dal sottoscritto: da quanto risulta dalle cronache cittadine, qualcun altro, molto vicino allo stesso On.le Lolli (che, per la richiesta imparzialità, mi astengo di nominare), ha sbandierato improbabili esiti di istruttorie positive il cui svolgimento stranamente non è stato posto in capo al Commissario delegato.

Per quanto riguarda il Piano di Onna, da me acquisito il 15 novembre 2011, lo stesso, proprio perché luogo altamente simbolico, è stato immediatamente posto in istruttoria dalla mia Struttura. Al fine di evitare inutili lungaggini e scontri epistolari, appena riscontrato che non erano presenti in quegli elaborati i necessari contenuti e livelli informativi propedeutici all’Intesa, sin dal 22 novembre 2011, sono stati richiesti, sul piano informale, contatti con l’Ufficio Tecnico del Comune di L’Aquila per tentare di giungere rapidamente e senza polemiche a completare le carenze riscontrate.

Dopo una prima assicurazione circa un prossimo incontro, fornita sempre sul piano informale, il Comune di L’Aquila non ha dato seguito. Con nota del 13 dicembre 2011, mi veniva trasmessa l’istruttoria che evidenziava le carenze della proposta del Piano di Onna. (VEDI ALLEGATI)

Ulteriormente, sempre per evitare inutili e dannose polemiche soprattutto alla città di L’Aquila, invitavo la Struttura a compiere ulteriori tentativi di soluzione alle problematiche poste, invitando ad un incontro anche i progettisti che, per incarico dell’Ambasciata Tedesca, avevano lavorato alla predisposizione del Piano di Onna. L’incontro si è svolto l’11 gennaio del 2012.

Il tecnico responsabile per conto dell’Ambasciata concordò con le osservazioni da noi formulate e, subito dopo detto incontro, in data 12 gennaio ho trasmesso al Sindaco del Comune di L’Aquila e al Presidente della Provincia nonché all’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, due lettere (entrambe allegate), analoghe che evidenziavano la necessità di integrare il Piano di ricostruzione di Onna con due elaborati:

1. la descrizione analitica dei costi degli interventi proposti, sia per la parte privata che per quella pubblica. A tale proposito la Struttura Tecnica di Missione ha predisposto un modello di Quadro Tecnico Economico sperimentato con successo negli oltre venti Piani fino ad oggi adottati dai Comuni. Ovviamente, altri modelli sono possibili: resta il fatto che la descrizione dei costi deve permettere il riscontro della compatibilità tra le previsioni avanzate e il quadro normativo di riferimento;

2. la descrizione analitica delle relazioni tra la disciplina urbanistica vigente e la disciplina urbanistica proposta dal Piano di Ricostruzione.
Nella nota trasmessa al Sindaco del Comune di L’Aquila sono stati, naturalmente, allegati gli esiti dell’istruttoria effettuata dalla Struttura del Commissario ed è stato rappresentato che i contenuti della medesima nota sarebbero stati resi noti alla Rappresentanza diplomatica tedesca del nostro Paese.
Nella nota inviata all’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania si evidenziava che gli esiti dell’istruttoria svolta dalla Struttura del Commissario erano stati trasmessi al Sindaco del Comune di L’Aquila.

L’Ambasciatore, in data 23 gennaio, ha risposto con una Sua nota dichiarando, fra l’altro, di aver provveduto a trasmettere i punti ancora aperti allo studio che aveva partecipato alla redazione del documento che si era dichiarato disponibile a dare i chiarimenti richiesti.

Da quella data, sono ancora in attesa della risposta del Comune di L’Aquila.
Anche la successiva trasmissione della proposta del Piano di ricostruzione del Comune di L’Aquila e delle sue frazioni nulla di nuovo contiene rispetto a quanto richiesto e noto anche all’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania. Tanto dovevo al buon On.le Lolli”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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