L’AQUILA – “A giugno i pendolari abruzzesi si aspettano che Chiodi e Morra azzerino il consiglio di amministrazione dell’Arpa e rinnovino profondamente l’attuale management. Non e’ piu’ tollerabile questa situazione dove il prezzo di tagli e disservizi e’ sempre a carico dei cittadini”.
E’ l’ appello che Francesco Di Nisio, presidente della federazione dei pendolari d’ Abruzzo ( Federcopa), ha lanciato ai vertici della Regione proprio alla vigilia della riunione straordinaria che l’assemblea legislativa domani dedichera’ all’emergenza trasporti in Abruzzo. “Nella valle Peligna l’Arpa ha tagliato i collegamenti dei pendolari con Roma, aumentando contestualmente il prezzo degli abbonamenti con una stangata annua di 250 euro e con un servizio che e’ peggiorato in termini di qualita’, puntualita’ e pulizia.
Sono mesi – ha aggiunto Di Nisio – che l’ Arpa ci assicura un intervento per migliorare la situazione o per favorire delle promozioni sugli abbonamenti. Sono mesi che abbiamo presentato delle proposta costo zero per difendere il diritto di centinaia di persone di andare a lavorare con i mezzi pubblici. L’ Arpa e i suoi manager considerano pero’ il centro Abruzzo come l’ ultima provincia dell’impero dove tagliare selvaggiamente e’ una priorita’ mantenendo altrove sprechi e privilegi.
E soprattutto queste decisioni vengono avallate dal silenzio imbarazzato della regione. Allora – ha concluso Di Nisio – Chiodi e Morra si schierino per una volta dalla parte dei cittadini e dei pendolari e mandino a casa amministratori e dirigenti dell’Arpa. Cominciamo a tagliare sprechi e super stipendi e adeguiamo il servizio nel Centro Abruzzo affinche’ i cittadini-utenti non si sentano discriminati e trattati come sudditi. Diamo un segnale di serieta’ a tutto l’Abruzzo”.