L’AQUILA – Colto sul fatto, con l’affanno di chi sa di essere dalla parte del torto, consapevole di aver sbagliato tutto, ignorando il significato di “sanatoria”, incomprensibile e confuso come non mai, il Sindaco Cialente altro non ha avuto niente di meglio da fare che riversare su me delle accuse insensate quanto strampalate, nel corso di un’intervista su una televisione locale in merito all’argomento delle casette di legno provvisorie. Ha in questo modo “persuaso” anche i più dubbiosi sulla sua manifesta incapacità a risolvere i problemi della Città.

Fino a qualche mese fa il Sindaco era pronto a salire sulle ruspe per radere al suolo tutti i manufatti provvisori, gettando nel panico le migliaia di famiglie che, senza chiedere niente a nessuno e senza pesare sulle case pubbliche, a loro spese si sono costruite l’unico rifugio possibile, avendo perso la propria abitazione a causa del sisma.

Ora, solo per guadagnare consensi elettorali, sfodera l’arma della sanatoria globale per tali casette. Dimostrando di non conoscere minimamente il significato della parola “sanatoria” e assumento due atteggiamenti contraddittori e completamente errati.

La “colpa” che ho è di aver suggerito già da un anno a questa parte – dunque, in tempi non sospetti, e per di più da solo – una soluzione adeguata, cioè di arrivare a una sanatoria per quelle casette realizzate in luoghi compatibili e non soggetti a vari rischi. Ma la mia proposta non è mai stata ascoltata dalla Giunta attuale.

Di fronte a tale squallore, mi conforta il fatto che le continue prese in giro di Cialente e della sua amministrazione stanno per finire.

 Roberto Tinari

 Consigliere comunale dell’Aquila

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