L’AQUILA- “Quando ho parlato dell’Aquila come una di ‘città aperta’, era questo che intendevo: la collaborazione di mondi diversi, di pensieri e ideologie forse distanti ma unite per la sua ricostruzione e lo sviluppo futuro delle giovani generazioni aquilane”.

Così Giorgio De Matteis ha salutato l’arrivo dei Verdi di Marco Boato e Angelo Bonelli, nella sua coalizione ormai pronta a sfidare Massimo Cialente alle elezioni di maggio.

I verdi, appunto, che alle elezioni di cinque anni fa avevano contribuito alla vittoria del centrosinistra all’Aquila con l’1,4% dei voti, una percentuale piccola, ma che oggi può rivelarsi decisiva per la conquista del Comune capoluogo da parte di De Matteis. Forse è anche e soprattutto per questo che Walter Caporale, consigliere regionale dei Verdi in Abruzzo, è stato tempestato di inviti a ripensarci e di minacce da parte dei vertici abruzzesi e nazionali del Pd.

LE MINACCE DI CIALENTE

“Cialente- ha detto Caporale che è anche il presidente degli animalisti abruzzesi-mi ha chiamato una ventina di volte, dimenticando che il centrosinistra aquilano è stato il primo ad abbandonarci, il primo ad ignorarci. Non possiamo essere chiamati solo per il voto e non vogliamo più essere in Abruzzo e in Italia la stampella di nessuno. Le minacce degli ultimi due giorni servono a poco. Se si è onesti, come noi siamo, non si ha paura, ora si lavora con L’Aquila e per L’Aquila insieme a Giorgio De Matteis. Né per la destra né per la sinistra, ma con la città capoluogo per la sua ricostruzione sostenibile.

I TERMINE DELL’ADESIONE

Alla conferenza stampa di stamattina che ha sancito l’adesione di verdi all’ ‘Aquila Città Aperta’, c’erano Giorgio De Matteis, leader del vasto movimento che lo ha indicato come proprio candidato sindaco, Walter Caporale, consigliere regionale ‘verde’, Maria Lucia Santarelli, coordinatrice regionale dei Verdi, Eugenio Carlomagno, direttore dell’Accademia di Belle Arti e coordinatore ‘verde’ dell’Aquila, e otto candidati che saranno presenti nelle liste che appoggiano Giorgio De Matteis.

De Matteis ha attaccato a fondo l’amministrazione Cialente, rimproverando al sindaco la mancata elaborazione del piano di ricostruzione della città, “Cosa che ha fatto soltanto nelle ultime settimane, quando ha capito che solo così poteva recuperare credibilità nei confronti del governo e degli aquilani”. “Stiamo con Giorgio-ha detto Caporale- perché è stato l’unico candidato a rispondere alla nostra richiesta di consultazione, e ad accettare la maggior parte dei punti (quindici in tutto ndr) che gli abbiamo sottoposto”.

Caporale ha elogiato la franchezza e “l’onestà intellettuale di De Matteis- che ha voluto tenere fuori dall’intesa i due punti riguardanti le unioni civiche e il voto agli immigrati. “Ci rendiamo conto che su questi temi esistono sensibilità diverse. Noi abbiamo voluto fare un accordo che riguarda principalmente L’Aquila e la sua ricostruzione”.

Caporale ha anche aggiunto che la sua adesione al programma di De Matteis, presuppone la mancanza di accordi col Pdl anche al ballottaggio. Accordi che non sono mai esistiti dal momento che proprio il Pdl ha lavorato per tenere lontano la candidatura di De Matteis col pretesto delle primarie che poi non si sono tenute rivelandosi appunto un bluff come avevano sospettato in molti.

DA CIALENTE RISPOSTA TARDIVA

“La risposta di Cialente, ha detto ancora Caporale, è stata tardiva e intempestiva, come quella dei vertici del Pd che lavora insieme al Pdl per realizzare termovalorizzatori anche nella nostra regione e che vuole porre uno sbarramento del 6% nella nuova legge elettorale per escludere dalla rappresentanza le formazioni più piccole come la nostra.

Vogliamo lavorare con chi porta avanti idee precise e semplici, partendo dalle persone, dai loro progetti e non dagli schieramenti”. E la coordinatrice regionale Maria Lucia Santarelli ha aggiunto. “In prossimità delle primarie del centrosinistra, alla cui partecipazione non siamo stati chiamati né coinvolti, abbiamo inviato un programma in 15 ‘punti verdi’ per L’Aquila a tutti i candidati. Il primo a rispondere è stato Giorgio De Matteis che ha accettato il nostro programma. Cosa che Cialente non ha fatto, tranne a muoversi dopo, accorgendosi dell’errore compiuto”.

L’INTERVENTO DI EUGENIO CARLOMAGNO

“Questo tipo di collaborazione- ha detto Eugenio Carlomagno- vuole realizzare il bene della città. Sarebbe assurdo e controproducente dare credito a questa amministrazione che per cinque anni ha illuso gli aquilani, senza adottare provvedimenti importanti e definitivi.

Cialente deve spiegare molte cose, come le ultime iniziative dal sapore elettoralistico, non ultima l’inizio del lavori dell’auditorium di Renzo Piano che non piace alla maggioranza degli aquilani”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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