L’AQUILA-La proroga c’è stata. Ma non durerà a lungo, resterà in vigore fino a quando sarà approvata la legge di stabilità in discussione in parlamento. Per ora il pagamento delle tasse è rinviato, ma è una dilazione breve. Un mese non di più, poi il problema, per gli aquilani, si riproporrà.

Una proroga più consistente, infatti, avrebbe avuto bisogno di una copertura finanziaria che al momento non c’è. Bisognerà trovarla, ma l’incertezza regna sovrana perché non è ancora ben chiaro a chi toccherà gestire il problema delle tasse abbonate agli aquilani e agli altri abitanti del ‘cratereì’ subito dopo il terremoto. Sarà un altro governo? O toccherà a quello attuale ancora in carica per gestire l’ordinaria amministrazione in vista di probabili nuove elezioni? Sono domande a cui è difficile dare risposta.

Gianni Chiodi si è speso finora come poteva. Per il futuro è difficile dire, anche perché ci sono pareri discordi in parlamento. Gli aquilani hanno bisogno di una proroga più lunga e di una riduzione consistente delle tasse da restituire come già avvenuto per Marche e Umbria dodici anni fa, dicono alcuni.

Gli aquilani hanno già avuto abbastanza, più di due miliardi soltanto per l’emergenza, e mezzo milione direttamente dall’Unione Europea, ora devono restituire il “bonus” di cui hanno goduto per 15 mesi, è il parere di altri. Insomma non è facile trovare una sintesi delle posizioni contrapposte anche perché manca, appunto, la copertura finanziaria per un altro rinvio.

Insomma raschiato il barile, non resta molto altro da fare. Meglio dunque prepararsi. Va bene cercare soluzioni, perché ci sono aziende che rischiano di restare strangolate, ma va cercata una “erxit strategy” da mettere in campo come piano B in casso ce ne sia bisogno. Al sindaco Cialente, oltre che a Chiodi, il compito di indicare la strada meno impervia da seguire, ma gli aquilani devono convincersi che né il sindaco della città né il governatore e commissario per la ricostruzione possono fare miracoli.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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