L’AQUILA-Alla fine Gianni Chiodi ce la fatta. Gli aquilani restituiranno le tasse del terremoto in dieci anni e con l’abbattimento del 60 per cento. Si comincerà a pagare dal prossimo primo gennaio e non sarà molto. Chi ha avuto diecimila euro in più complessivamente, ne restituirà quattromila, ossia quattrocento euro in un anno che vogliono dire 33,33 euro al mese.

Gli aquilani e i cittadini del ‘cratere’ possono tirare un bel sospiro di sollievo. Non soltanto la tredicesima è salva, ma anche il rimborso allo Stato non peserà più di tanto sulle famiglie e sulle quarantamila aziende del comprensorio aquilano che diversamente avrebbero subito un colpo letale per alcune di loro. A ben vedere è andata molto meglio delle Marche e dell’Umbria dodici anni fa.

Allora l’abbattimento dell’imposta da restituire da parte delle popolazioni colpite dal sisma, riguardò soltanto i soggetti produttivi. Da noi il beneficio è stato esteso a tutti, alle aziende, cioè, e alle famiglie, grazie all’emendamento che porta la firma di Gianni letta e che è stato inserito nella legge di stabilità che sarà discussa ed approvata a breve in parlamento. Non va dimenticato che si è riusciti a trovare la copertura finanziaria in un momento molto delicato per il governo, vincendo le resistenze del ministro dell’Economia che era contrario al provvedimento.

Non a caso il governatore ha voluto sottolineare quello che è da considerare un suo successo personale, e non va dimenticato che per raggiungere l’obiettivo era arrivato a minacciare le dimissioni da Commissario per la ricostruzione, dimissioni che avrebbero avuto il significato di una presa di distanza dal governo in un momento particolare ed in presenza di una crisi politica ed economica molto pesante. E’ stato calcolato che l’impatto economico potrebbe essere di circa 600 milioni di euro.

ù”E’ come se un fiume di denaro- ha detto Chiodi- arrivasse nelle tasche degli aquilani, in particolare nelle casse delle tantissime aziende che versano in condizioni tutt’altro che floride”. Insomma una buona notizia. Non è poco in un momento difficile come quello che stiamo attraversando.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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