L’AQUILA – Non toccherà ai cittadini ma ai tecnici progettisti provvedere alla fideiussione per velocizzare la ricostruzione delle case E della periferia, ma si tratta di un obbligo limitato perché i tecnici, se vorranno, potranno dire di ‘no’ e passare la mano. Insomma non si tratterebbe di una prescrizione tassativa come era sembrato in un primo momento.

E’ quanto è emerso al supervertice a Roma sulla ricostruzione pesante dove si è puntato a individuare meccanismi e norme per velocizzare gli iter per l’approvazione dei progetti per le case gravemente lesionate, quelle classificate «E». Quel che ne emerge è una decisione contraddittoria e non sappiamo fino a che punto possa essere risolutiva, dal momento che tutto è lasciato alle decisioni sia dei progettisti sia dei proprietari che non sappiamo fino a che punto sapranno ritrovarsi in sintonia.

Attorno al tavolo dell’incontro, sono intervenuti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, e i vertici della struttura commissariale. Il tema caldo su cui si è discusso a lungo era appunto quello relativo all’opportunità di inserire nella nuova ordinanza il meccanismo delle garanzie fideiussorie a carico dei proprietari degli immobili per ottenere lavori più rapidi, un’ipotesi contestata da più parti.

«La garanzia – ha affermato Chiodi – non può essere richiesta ai cittadini, ma a chi professionalmente rappresenta il cittadino nell’iter di richiesta dei contributi per la ricostruzione». Il commissario, insomma, chiama in causa i tecnici confermando l’autocertificazione dei progettisti e le sanzioni per i ritardi. (red)

Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10