L’AQUILA – “Le Comunità montane vivono in uno stato di estrema precarietà e incertezza a causa di mancanza di risorse”.

Diego Gasbarri, presidente di Uncem Abruzzo, fa il punto sulla delicata vicenda riguardante il riassetto organizzativo degli enti montani e sulle richieste avanzate alla Regione nel corso della recente riunione svoltasi a Palazzo Silone.

L’Uncem, infatti, insieme alle organizzazioni sindacali ha incontrato gli assessori regionali al Personale, Federica Carpineta, e agli Enti Locali, Carlo Masci, per chiedere interventi urgenti con l’obiettivo di scongiurare l’interruzione agli abitanti della montagna di servizi essenziali che le Comunità montane stanno cercando, comunque, di assicurare pur tra tante difficoltà.

Tema dell’incontro è stato la ricollocazione del personale delle Comunità Montane, a seguito del processo di riordino. Uncem e sindacati hanno, quindi, contestato la norma, approvata dal Consiglio regionale, riguardante le modalità e i criteri di ricollocazione del personale, sia nella parte relativa alle unità che faranno parte delle nuove piante organiche che le Comunità Montane dovranno approvare, perché priva di copertura finanziaria certa, che nella parte riguardante le unità che risulteranno in esubero, per le quali, non viene data alcuna prospettiva di certezza nel processo di ricollocazione.

“Le Comunità montane – ha spiegato Gasbarri – stanno provvedendo in questi giorni al rifacimento delle piante organiche per capire quante sono le risorse effettivamente necessarie”.
L’assessore Carpineta ha ribadito la volontà di trovare un’idonea soluzione alle problematiche sollevate. A tal proposito è stato costituito un tavolo tecnico da Regione e Uncem per favorire un processo di risoluzione.

“Ci auguriamo – ha concluso il presidente Gasbarri – che la volontà della Regione si esprima in fatti che tengano realmente conto delle esigenze dei cittadini dei piccoli comuni montani così come della complessità della riorganizzazione di enti molto radicati sul territorio e vitali per la tenuta del tessuto sociale”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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