L’AQUILA – L’ex sede Enel di via Zara, il palazzo delle Poste a piazza Duomo, l’edificio su Corso Federico II che attualmente ospita la BNL e l’ex Standa di via S. Agostino. Potrebbe essere una fra queste la nuova “casa” del consiglio comunale.

La notizia era stata data dal presidente Carlo Benedetti: basta riunioni e sedute girovaghe, l’assise cittadina doveva tornare al più presto ad avere una sede fissa in centro storico, lì dove si gioca la vera partita della ricostruzione.

Raccogliendo la sollecitazione di Benedetti, alcuni tecnici e dirigenti comunali hanno effettuato in questi giorni un primo sopralluogo in centro per capire quali potevano essere gli edifici adatti ad ospitare le riunioni del Consiglio.

Dalla prima scrematura fatta dal personale del Comune, è emerso che i palazzi dotati delle caratteristiche richieste sarebbero, per l’appunto, il palazzo che prima del terremoto ospitava la sede centrale delle Poste a piazza Duomo; i locali dell’ex Standa di via S. Agostino; l’ex palazzo Enel di via Zara e l’edificio della BNL su Corso Federico II.

In tutti e quattro i casi, si tratta di palazzi appartenenti a privati. Sono tutti edifici che non hanno riportato gravi danneggiamenti, tant’è che i locali dela BNL sono stati fra i primi del centro storico a tornare agibili. Per gli altri palazzi sarebbero necessari interventi di riparazione realizzabili in tempi relativamente brevi (nel caso degli ex uffici Enel, i lavori sono già iniziati da tempo). Il Comune naturalmente dovrà predisporre un bando di gara per individuare le ditte in grado di eseguire i lavori di adeguamento dei locali

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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