L’AQUILA – “L’Abruzzo ha il problema della crescita, che da quasi dieci anni e’ piu’ stagnante. Lo sviluppo di questa Regione non puo’ reggersi solo sull’andamento positivo delle esportazioni ma necessita di risorse per gli investimenti”.

E’ quanto ha dichiarato oggi Giuseppe Mauro, ordinario di Politica Economica presso la Facolta’ di Economia della Universita’ D’Annunzio di Pescara-Chieti, che insieme alla Cisl Abruzzo ha dipinto il quadro della situazione. Tra i dati forniti ci sono i seguenti: le ore di cassa integrazione sono aumentate a luglio del 21 per cento, nel primo trimestre le esportazioni sono aumentate ma non hanno ancora raggiunto i valori del 2008, e per il Pil Prometeia e il Cresa prevedono un dato pari allo 0,7.

“L’Abruzzo – ha detto il segretario della Cisl Maurizio Spina – necessita di certezze da parte del Governo nazionale nell’erogazione di risorse per lo sviluppo e per le infrastrutture. E’ necessario che sia siglato un Accordo quadro sulle infrastrutture con il Governo nazionale che deve individuare le priorita’ regionali”.

Per quanto riguarda la riduzione degli sprechi e delle inefficienze “l’Abruzzo puo’ e deve fare di piu’ – ha detto sempre Spina. Sulle riforme e’ stata avviata una fase di riorganizzazione delle vecchie strutture ma il nuovo assetto deve ancora venire ed i tempi di realizzazione si annunciano troppo lunghi. Si pensi alla riforma dei trasporti, che deve ancora essere realizzata, e quella delle Comunita’ Montane, per le quali serve una nuova legge.

Le risorse nel bilancio 2012 per lo sviluppo economico e sociale continuano a mancare e per questo abbiamo chiesto all’assessore Carlo Masci e al Governatore Gianni Chiodi di accelerare la vendita degli immobili a partire da quelli dismessi dalle Asl per recuperare i 110 milioni dei Fas”. Tra i problemi segnalati c’e’ quello della ricostruzione pesante del cratere, che non riparte. “L’area del sisma non svolge quel ruolo di volano di sviluppo indispensabile a tutta la regione. Si rischia la stasi in vista delle elezioni ma e’ un lusso che non possiamo permetterci.

E’ arrivato il tempo di una forte iniziativa da parte delle forze sociali ed economiche, unitamente alla cittadinanza, per evitare che si perda altro tempo prezioso per l’Abruzzo”. A Chiodi si chiede di “cogliere il forte messaggio che viene dalla societa’ civile abruzzese” e di “scendere in campo con la determinazione necessaria, che questa fase richiede, per evitare che la nostra Regione resti emarginata nel contesto nazionale”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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