L’AQUILA – “Le imprese da sole non possono farcela. Il Goveno Chiodi, ormai a metà mandato, si è rivelato un vero e proprio fallimento e non ha ancora attuato politiche incisive per le micro e piccole imprese abruzzesi, che rappresentando il 98% del sistema produttivo abruzzese e la vera spina dorsale dell’economia della regione Abruzzo”.
E’ un fiume in piena Angelo Taffo, Presidente di Confartigianato Abruzzo – e non usa giri di parole per esprimere amarezza e delusione ed evidenziare come, da ormai troppo tempo, la categoria degli artigiani sia totalmente in balia di se stessa e delle tante promesse, inattese, che il governo regionale ha solo annunciato e mai messo in campo in due anni e mezzo di mandato. “Siamo stanchi di chiedere senza essere ascoltati. La sostanza è che siamo stati dimenticati e mortificati dalle linee politiche regionali. A Chiodi abbiamo chiesto con ogni mezzo possibile solo alcuni importanti accorgimenti per poter lavorare e produrre ricchezza e gettito per far crescere l’economia di questa regione, da anni al collasso”.
Il Presidente dell’associazione, che raccoglie circa 8mila artigiani, spiega come problematiche serie, pesanti ed indifferibili, non siano mai state risolte e sia stato, invece, “gettato solo del fumo negli occhi degli artigiani, forse per azzittirli”.
Taffo prosegue: “Il patto per lo sviluppo, tanto decantato dal governatore Chiodi come panacea di tutti i mali – spiega Taffo – dopo nove mesi dalla sua attuazione non ha ancora prodotto alcun effetto concreto e sembra essere stato solo un alibi per non prendere decisioni; che fine hanno fatto i 300milioni di euro del progetto Jessica, annunciato 8 mesi fa dal Presidente Chiodi, per le opere di riqualificazione dei quattro capoluoghi di Provincia?”. E, continuando a tirare le somme sul periodo di metà mandato di Chiodi, Taffo fa capire che questo governo, per la categoria degli artigiani, non ha superato l’esame: “Confartigianato Abruzzo sta sollecitando da quasi ormai 3 anni una politica del credito più elastica ed incisiva attraverso interventi diretti e concreti a sostegno dell’accesso al credito delle micro e piccole imprese.
Da una prima analisi del Bando di gara per il soggetto gestore – puntualizza Taffo – temiamo che il futuro bando per i Confidi non produca gli effetti sperati. Inoltre stiamo ancora aspettando la liquidazione del saldo del contributo in conto interessi per l’anno 2009, che sarebbe un iniezione concreta di liquidità per le imprese”.
Taffo conclude ricordando che. “La ricostruzione dell’Aquila è ancora ferma al palo e la zona franca urbana è la solita promessa mancata, che del bando Abruzzo 2015 per il sostegno alle reti di imprese non se ne sente più parlare ed infine, ma non per importanza, che l’Abruzzo rischia una pesante multa dall’Unione europea ed il ritiro dei fondi non utilizzati per il forte ritardo nella spesa dei Fondi europei FSE e FESR”.
Alfredo Castiglione: “Le dichiarazioni di Taffo sono false e tendenziose”
C’e’ una parte della Confartiginato che evidentemente punta a sabotare l’Abruzzo che vuole progredire”. Il vicepresidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, ritiene “false e tendenziose” le dichiarazioni del presidente regionale di Confartigianato, Angelo Taffo, su una serie di problematiche che per la “loro importanza e decisivita’ per il futuro dell’Abruzzo andrebbero trattate con l’onesta’ intellettuale che meriterebbero”.
Secondo Castiglione “e’ assolutamente falso l’allarme lanciato sulla spesa dei fondi Fers e Fse per l’asse dedicato allo sviluppo economico. Fornisco in merito due dati significativi. Per quanto riguarda il Fers sono stati spesi 117 milioni di euro, una cifra ben al di sopra della soglia per il disimpegno automatico; mentre per il Fse, anno 2010, abbiamo fatto registrare una efficienza realizzativa pari al 9.6 per cento”. Altra questione da chiarire – secondo il Vicepresidente, e’ quella legata alle somme in conto interesse da assegnare ai consorzi fidi.
“Il signor Taffo dovrebbe sapere che tali versamenti sono esigibili solo con lo smobilizzo delle quote dipendenti dalla legge sui capannoni, per una vecchia pertinenza legata alle garanzie di un mutuo sottoscritto allora. Insomma eredita’ del passato. Detto questo, c’e’ tutta la nostra volonta’ nel sostenere i consorzi fidi ed, infatti, sono in procinto di essere deliberati 650 mila euro, fino alla concorrenza di una quota complessiva di 2.5 milioni di euro”.
Sempre in materia di confidi, Castiglione ha ricordato la legge di riforma che entro l’anno dara’ luogo ad un processo di fusione ed i bandi per lo start up delle azioni innovative. “Priva di consistenza e’ anche l’informazione legata alla Fira. La Fira – ha spiegato Castiglione – sta risalendo la china del risanamento nell’obiettivo di ritrovare un ruolo di centralita’ nel sistema finanziario regionale”.
In definitiva per Castiglione “l’Istat e tutti i maggiori Istituti di ricerca danno l’Abruzzo in ottime posizioni di classifica sul fronte del Pil, dell’export e, addirittura, della crescita occupazionale femminile. Senza contare che il Sole 24 ore elogia l’Abruzzo per la sua’ attivita’ riformatrice sul fronte dei poli di innovazione e della ricerca. Abbiamo anticipato le posizioni del Governo nazionale – aggiunge Castiglione – in ordine alla necessita’ di un fronte comune di intervento, sottoscrivendo il patto per lo sviluppo.
Si tratta di segnali concreti che testimoniano senza equivoci, e al di la’ di qualche bugiarda insinuazione, che la nostra impostazione politica e strategica comincia a dare i primi frutti.
Avvilisce ma nello steso tempo sdegna che in associazioni cosi’ vitali per la macchina economica vi siano voci funzionali non all’interesse della macchina Abruzzo e degli artigiani abruzzesi ma di qualche piccola, se non piccolissima parte. Noi contrasteremo con forza comportamenti contrari ad uno scenario di responsabilita’ e di reciprocita’ per il bene dell’Abruzzo”.
La risposta del PdL a Taffo: “Le sue sono dichiarazioni confuse e contraddittorie”
“E’ vero – parafrasando Andy Warhol – che cinque minuti di celebrità non si negano a nessuno, ma il modo in cui Taffo la cerca ci pare davvero fuori luogo”. Risponde così il Gruppo PDL alla Regione Abruzzo alle esternazioni odierne del rappresentante di Confartiginato Abruzzo.
“Francamente – dice il portavoce Riccardo Chiavaroli – le dichiarazioni di Taffo ci appaiono confuse, contraddittorie, una sorta di sparata nel mucchio, tanto per fare rumore. Confartigianato sa bene, come ci hanno testimoniato altri loro prestigiosi vertici provinciali -prosegue Chiavaroli – che le politiche del governo Chiodi stanno sostenendo in ogni modo i loro aderenti, le loro imprese e le relative politiche di rilancio del settore, a cominciare dalla riforma dei Confidi” “Tuttavia – conclude il portavoce del gruppo PDL – anche se i temi posti da Confartigianato sono molto seri e da noi tenuti sempre in alta considerazione, ci stupisce ancora che un’organizzazione così importante si lasci usare da Taffo il quale, alla ricerca di una ribalta pur che sia, rischia invece solo di creare confusione e danno ai suoi colleghi”.
Taffo a Chiavaroli: “Non spariamo nel mucchio”
“In merito alla conferenza stampa tenuta ieri da Confartigianato Abruzzo e’ opportuno precisare ai vertici del PDL abruzzese che la stessa e’ stato frutto e condivisione all’unanimita’ di tutti le associazioni provinciali e da’ voce a circa 8 mila artigiani da noi rappresentati”. Risponde cosi’ Taffo al portavoce del PDL Chiavaroli, e torna a ribadire: “Noi non spariamo nel mucchio, vogliamo solo risposte concrete alle nostre richieste ben precise: liquidazione dei contributi per i Confidi relativi all’anno 2009 (2,5 milioni di euro), zona franca urbana a L’Aquila, progetto Jessica (300 milioni di euro), stanziamento Banca Europea degli investimenti (200 milioni di euro), Bando Abruzzo 2015. Tutti i punti appena citati sono stati soltanto oggetto di proclami da parte della Giunta Chiodi, ma ad oggi nulla e’ alla portata di mano di un semplice artigiano della nostra Regione”.
“Qui nessuno vuole sabotare l’Abruzzo -sottolinea Taffo – vogliamo soltanto che le nostre imprese siano messe in grado di superare questa forte e profonda crisi che sta imperversando in modo ancor piu’ pesante sulla nostra Regione”.
E in merito alle affermazioni di Castiglione sulla liquidazione del secondo acconto di 650 mila euro per i Confidi aggiunge: “E’ opportuno precisare che il mancato smobilizzo non e’ frutto di eredita’ del passato, ma di una delibera ben precisa della Giunta Regionale risalente a fine anno 2010. Per quale motivo si trovano i soldi per tutte le altre esigenze della Regione (per Abruzzo Sviluppo 675mila euro stanziati a fine anno) e non si riescono a trovare 2,5 milioni di euro per gli artigiani? Se da parte dell’Assessore Castiglione c’e’ la volonta’ di sostenere i Consorzi Fidi, al di la’ della riforma che ormai e’ gia’ approvata, ci dimostri con i fatti di procedere subito al reperimento delle risorse per l’anno 2009 e poi per il 2010, oltre alle risorse necessarie per la legge 949/52 (artigiancassa) che ad oggi rappresenta l’unico strumento concreto di sostegno per la categoria, ma che rischia di bloccarsi a breve anche li’ per esaurimento delle risorse”.
E conclude: “Il dialogo con le istituzioni e’ aperto e noi siamo pronti, come sempre, ad un confronto costruttivo per la risoluzione dei problemi degli artigiani abruzzesi”