L’AQUILA – Il lavoro in Abruzzo si tinge di rosa. E’ quello femminile ad aumentare infatti del 5 per cento rispetto all’anno scorso. I dati dell’Istat parlano chiaro. Nei confronti di dodici mesi fa l’incremento in Abruzzo cresce dell’1,9 rispetto alla media nazionale ed è l’aumento più consistente tra le regioni.

Paolo Gatti, giovanissimo assessore della Giunta Chiodi, sta facendo obiettivamente un buon lavoro. Non lo dicono gli abruzzesi, non lo dice la stampa, ma lo dicono i numeri Istat che sono numeri ufficiali e che candidano l’Abruzzo a divenire una regione virtuosa per quanto riguarda l’occupazione.

E’ dei giorni scorsi un altro dato, sempre dell’Istat, che non va trascurato. La disoccupazione nella nostra regione è solo leggermente superiore a quella nazionale (8,8 rispetto alla media italiana dell’8,6 per cento) ed è inferiore a quella delle altre regioni meridionali.

“I dati regionali dell’Abruzzo sull’occupazione sono più che positivi e in contro tendenza nazionale- ha detto Gatti- anche perché riguardano un territorio doppiamente terremotato”. Gatti fa riferimento al terremoto politico che portò alla crisi della giunta Del Turco, e a quello vero che ha sconvolto L’Aquila e il suo comprensorio.

“I risultati raggiunti – ha aggiunto – dimostrano che le politiche avviate a livello regionale sono state pienamente condivise dal territorio. Il dato relativo alle donne, ad esempio, nasce dalla promozione dell’auto imprenditorialità femminile che è riuscita a conciliare i tempi di vita delle donne con quelli del loro lavoro. Va tenuto anche in considerazione il potenziamento degli asili nido”.

Tornando ai dati Istat, in Italia l’aumento dell’occupazione femminile è di 178.000 unità ed è dovuto in massima parte a 139.000 lavoratrici straniere che rappresentano il 78 per cento dell’incremento. “L’Abruzzo – aggiunge Gatti – è in controtendenza, poichè fa registrare sul totale di nuove assunzioni femminili un 80 per cento di italiane e solo il 20 per cento di straniere”. Per quanto riguarda i settori, è in forte crescita l’industria con un + 7 per cento, i servizi crescono del 3 per cento.

Cala leggermente l’occupazione femminile nel commercio indubbiamente collegato alla flessione dei consumi. “Se continua il trend positivo dell’occupazione – conclude Gatti – nel prossimo trimestre è facile prevedere una ripresa dei consumi e quindi anche dell’occupazione nel settore”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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