L’AQUILA – La Giunta regionale nella seduta odierna, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici, Angelo Di Paolo, ha approvato il disegno di legge per una significativa diminuzione del canone per l’utilizzo di acqua pubblica per uso itticoltura. L’ammontare del canone annuo sara’ pari a 360 euro, mentre il canone annuo minimo di 250 euro rimarra’ invariato. Il canone annuo e’ fissato in modo differente da ogni Regione, come previsto dal d.lgs. 31 Marzo 1998, n. 112, ‘Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali’. “In particolare – spiega l’assessore Di Paolo – l’ammontare del canone massimo nella realta’ abruzzese superando i mille euro si distanzia in modo significativo dalla media nazionale fissata in 350 euro. Non bisogna sottovalutare che il corrispettivo per l’uso dell’acqua deve garantire pari opportunita’ economica tra gli operatori del mercato ittico in ossequio al principio di uguaglianza previsto dall’art.3 della Costituzione e competitivita’ a livello regionale. Alla luce delle considerazioni appena esposte, si e’ reso necessario, quindi – conclude Di Paolo – prevedere un allineamento del costo unitario relativo ai consumi di acqua per l’uso piscicoltura. Il canone minimo di 250 euro rimarra’ comunque invariato”

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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