L’AQUILA – “Cinico e bugiardo il Presidente del Consiglio ancora una volta, utilizza la tragedia aquilana in una campagna elettorale, raccontando frottole che hanno il solo scopo di far vedere efficienza del governo che non c’e’ e non c’e’ mai stata”.
Lo dice Stefania Pezzopane, esponente del Pd, gia’ presidente della Provincia dell’Aquila. “Il Presidente del Consiglio – aggiunge – ha letteralmente abbandonato L’Aquila, non si e’ fatto piu’ vedere da gennaio 2010, da allora ad oggi, una sola fugace apparizione nel bunker della guardia di finanza per elargire premi. Un distacco e una distanza che i cittadini aquilani e le istituzioni locali hanno piu’ volte denunciato.
Ma nonostante questo, nei comizi elettorali di questi giorni e nelle telefonate elettorali che sta facendo sulle piazze delle citta’ ove si vota racconta che il governo a L’Aquila ha fatto il miracolo e che addirittura in questi giorni sta togliendo le macerie. Nulla di piu’ falso, i comuni sono stati abbandonati ad affrontare un delicatissimo tema e solo in questi giorni – afferma Pezzopane – e’ stato nominato dal commissario di governo Chiodi il soggetto attuatore per le macerie.
Il ministro Prestigiacomo che il giorno prima delle elezioni provinciali venne in pompa magna a L’Aquila a dire che avrebbe tolto le macerie, si e’ poi anch’essa dimenticata e non si e’ piu’ vista. Non solo ci siamo dovuti sopportare l’atteggiamento traditore del governo che si preoccupa delle macerie dell’Aquila solo in campagna elettorale, ma riteniamo inaccettabile che questo argomento non risolto e che e’ una delle cause dei ritardi della ricostruzione, venga utilizzato nella campagna elettorale per le amministrative per dimostrare operativita’, capacita’ che il governo non ha avuto e ancora oggi non ha.
La dimostrazione e’ che proprio oggi – rileva infine l’esponente el Pd – Gianni Letta ha dovuto riconfermare nel confronto con le istituzioni locali il ruolo fondamentale del governo e della struttura commissariale. Ancora una volta bugie sull’Aquila per accattare voti”.
