L’AQUILA – C’è una ragione per cui i proprietari dei terreni su cui sono state costruite le palazzine del Progetto C.A.S.E. e i M.A.P. non hanno ancora ricevuto indennizzi o risarcimenti per gli espropri subiti. Sulla carta la proprietà di quei terreni e quindi anche degli immobili CA.S.E. e dei M.A.P. è passata al Comune dell’Aquila.
Il problema però è che l’iter di esproprio non è stato ancora ultimato e probabilmente passerà ancora molto tempo prima che la procedura si concluda. Il risultato è che il Comune dell’Aquila non ha ancora potuto iscrivere a patrimonio i MAP e gli immobili del Progetto C.A.S.E. perché sprovvisto di un diritto reale di proprietà.
La Protezione Civile, in piena emergenza, aveva adottato per quei terreni una procedura di occupazione d’urgenza per pubblica utilità ma, a oltre due anni dal terremoto, gli espropri non sono ancora stati conclusi. E’ ovvio che finché ciò non avverrà il Comune non potrà nemmeno provvedere ad effettuare quegli interventi di manutenzione straordinaria che sono già necessari in molti insediamenti.
Sul problema espropri/risarcimenti dei terreni si è impegnato a trovare una soluzione anche Gianni Letta. La Protezione Civile ha trasmesso tutti gli incartamenti al Comune che però, con tutti i problemi che ha, non sembra essere attrezzato per assumersi da solo anche quest’onere.