L’AQUILA – “A meta’ aprile, con l’uovo di Pasqua, Chiodi”, dichiara il vice Capogruppo regionale dell’IdV Cesare D’Alessandro, “ha ‘regalato’ agli abruzzesi un’altra amara sorpresa, cancellando con un tratto di penna tutte e quattro le unita’ operative complesse di Fisica sanitaria fino ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi presenti, una per provincia. Chiodi si e’ giustificato dicendo che l’azzeramento della tecnologia sanitaria pubblica e’ stato necessario per il contenimento della spesa”. “La Baraldi, longa manus del Ministero dell’Economia che, nei fatti, ha il protettorato sanitario sull’Abruzzo – prosegue il consigliere – si e’ affannata a spiegare in Commissione Sanita’ il cosiddetto ‘algoritmo’ con il quale, in base al bacino di utenza, al numero dei ricoveri appropriati, ai tassi di operativita’ chirurgica, sono stati programmati i tagli”. “Che questo algoritmo, nel caso dei primariati”, rileva l’esponente dell’Idv, “da matematico si sia subito trasformato in politico e’ piu’ che evidente; ma vorrei chiedere a Chiodi – Baraldi quali criteri sono stati adottati per abolire la Fisica sanitaria, la cui attivita’ non puo’ essere quantizzata in termini di numero dei ricoverati, ne’ di appropriatezza dei ricoveri, ne’ di prestazioni erogate. Il duo Chiodi – Baraldi, anche in questo caso, si e’ avvalso della discrezionalita’ politica o meglio dell’arbitrio unito ad una profonda ignoranza dell’attivita’ di Fisica sanitaria, senza tener conto delle nefaste conseguenze che ne deriveranno. Abusando di un potere legislativo che, peraltro, nemmeno possono avere e pretendere (ma ci confronteremo su questo in altra sede) Chiodi e Baraldi cancellano l’autonomia gestionale e tecnico-funzionale della Fisica sanitaria abruzzese, che da oltre dieci anni lavora in rapporto interdisciplinare con la Radioterapia, con la Radiologia, con la Medicina Nucleare, effettuando controlli e collaudi degli impianti, elaborando i piani di cura mediante acceleratore lineare, assicurando a personale e pazienti la necessaria radioprotezione. I fisici sanitari collaborano, inoltre, con i colleghi della Risonanza Magnetica Nucleare, della Chirurgia, dell’Emodinamica e della Ginecologia. Forse cosi’ facendo Chiodi e Baraldi pensano di far entrare in Abruzzo societa’ biomediche private? In tal caso, ad un falso risparmio iniziale farebbe seguito un aumento dei costi futuri in maniera esponenziale; addirittura, in qualche ASL potremmo avere il controllore privato pagato dal controllato pubblico, con quali garanzie per gli utenti e’ facile da immaginare. L’amarezza aumenta”, conclude il Consigliere Cesare D’Alessandro, “se si pensa a quanti giovani abruzzesi, laureati fisici sanitari, se ne andranno via perche’ Chiodi – Baraldi hanno privato la nostra regione dell’alta tecnologia pubblica. Ma a favore di chi, cari Chiodi e Baraldi, avete abolito l’unica branca specialistica competente di tecnologia applicata ai pazienti? Forse e’ il caso che ci diate una risposta”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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