L’AQUILA – E’ uno schiaffo a mano aperta sul volto di ogni aquilano, e quindi italiano, che vive in stato di difficoltà economica. Non si può accettare una politica che, in nome di un buonismo malato, permette di spendere per ogni immigrato oltre mille euro al mese, più ricarica dei telefonini ed altro ancora, quando ci sono italiani ed aquilani costretti a vivere con pensioni minime di cinquecento euro e in molti casi a mendicare il pane per la sopravvivenza giornaliera.

Mancanza di lavoro, pignoramenti, vendite giudiziarie di abitazioni e beni mobili colpiscono regolarmente anche gli aquilani, senza che il Governo provveda ad applicare una politica che garantisca la dignità a quegli italiani in stato di crisi economica e di liquidità.

Ma lo stesso Governo trova centinaia di migliaia di euro per “campare” tutti coloro che sbarcano nelle regioni del sud.
Da qui non possiamo porre rimedio ad un problema nazionale che sta inginocchiando l’Italia, ma il Comune dell’Aquila avrebbe dovuto battersi per evitare un’accoglienza che l’Italia ed il Capoluogo di Regione non possono permettersi.
Invece ancora una volta il silenzio assordante di una maggioranza di centro sinistra, perfettamente coerente con la” follia” Renzi Alfano, accetta e permette che anche a L’Aquila la priorità sia garantita agli stranieri e non agli aquilani.

Nelle prossime settimane presenteremo al Consiglio Comunale una serie di proposte per riscrivere un piano di politiche sociali capace di rispondere alle reali aspettative degli aquilani che si trovano in condizioni di bisogno o difficoltà.

Il Consigliere Comunale.
Luigi D’Eramo

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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