Si è conclusa con l’esibizione di Hevia la prima edizione del ‘Festival dei popoli europei’, l’evento ideato e sostenuto dal Consiglio regionale dell’Abruzzo

PRATA D’ANSIDONIA – Un tramonto disegnato tra le mura di Peltuinum ha accolto ieri sera, domenica 6 agosto, le note delle cornamuse elettriche di Hevia. Dalla tradizione andalusa a quella celtica, tra narrazioni di feste popolari e riti musicali per celebrare l’alba del risveglio. Si è ballato e respirato l’odore buono del fieno, accarezzati dal fresco di montagna. Questo e tanto altro è stato ieri il Festival dei Popoli Europei. Si è conclusa con l’esibizione di Hevia la prima edizione del ‘Festival dei popoli europei’, l’evento ideato e sostenuto dal Consiglio regionale dell’Abruzzo, che si è tenuto nel weekend passato nell’area archeologica di Peltuinum, l’antica città vestina situata tra i comuni aquilani di Prata d’Ansidonia e San Pio delle Camere.

Una “edizione zero – ha commentato il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo – che promette bene anche per il futuro, visto il grande afflusso di famiglie, turisti e gente del posto e l’entusiasmo che gli artisti sono riusciti a trasmettere dal primo all’ultimo momento”.

Ecco le impressioni del musicista spagnolo, prima di salire sul palco:

“Questo meraviglioso contesto per fare un concerto, con gli scavi, la storia e anche la natura, è un’occasione speciale per noi, un’occasione suggestiva, emozionante e meravigliosa. Con il tramonto c’era veramente un’atmosfera magica – ha detto il musicista spagnolo, che si è esibito con la sua gaita, strumento tradizionale della penisola iberica equiparabile alla cornamusa, nella splendida cornice di Peltuinum, location che, come il musicista stesso ha sottolineato, ha contribuito a rendere lo spettacolo particolarmente suggestivo.

“Siamo stati la prima volta in Abruzzo, più o meno 20 anni fa. Siamo più vecchi – scherza Hevia raccontando il suo rapporto con la regione -, ma il mio legame con l’Abruzzo c’è da quarant’anni.  Oggi sono stato molto felice perché tra il pubblico c’erano amici che ho conosciuto, da quando avevo 16 anni, ai raduni folkloristici in Europa, a Torino, a Monaco, in Francia e che oggi ho trovato e ritrovato qui a Peltuinum”.

La serata è stata aperta dai saluti istituzionali del vicepresidente del Consiglio regionale Santangelo e del sindaco del Comune di Prata d’Ansidonia, Paolo Eusani. Quest’ultimo ha ringraziato il Consiglio regionale per l’opera di valorizzazione dell’area di Peltuinum. Un pubblico numeroso ha ballato al rimo dei grandi successi di Hevia che ha proposto, tra le numerose canzoni, la celebre “Busindre Reel”, singolo del suo album d’esordio con cui l’artista nel 1998 ha venduto più di un milione di copie e con il quale è diventato famoso in tutto il mondo. Sul palco con lui quattro musicisti tra i quali anche sua sorella Maria José che, da sempre, lo accompagna in concerto suonando le percussioni.

Un grande successo quello della prima edizione del Festival dei Popoli Europei che ha visto tra i protagonisti artisti di rilevanza nazionale e internazionale come il cantautore Roberto Vecchioni, ospite della prima giornata.

Attraverso incontri, narrazioni, musica e rievocazioni storiche nelle due giornate si è delineato il percorso storico e ideale di un’Europa di popoli coniugando tradizione e modernità all’insegna della cultura, del turismo e della storia.

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