Incursione in un campo scout da parte di un orso in cerca di cibo, con fuggi fuggi generale di un gruppo di ragazzi di Roma che ha trovato riparo all’interno delle macchine.

E’ accaduto nel piccolo Comune di Lecce dei Marsi, nell’Aquilano. Protagonisti della disavventura sono stati gli scout del campo “La Guardia” che erano posizionati con le loro tende al di fuori dai confini del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

L’orso è stato attratto dal deposito dei viveri, creando panico tra i giovani scout, tutti 12enni, romani, che sono fuggiti alla vista del plantigrado, rifugiandosi con gli adulti nelle automobili. Sul posto sono arrivati i Carabinieri forestali che hanno messo in sicurezza i ragazzi ed allontanato l’animale protetto.

Continua intanto la polemica perché nei giorni scorsi Fernando Gatta ,sindaco di Villalago (L’Aquila), “in compagnia dell’organizzatore di un raduno nazionale di auto 4×4, difendeva in una intervista Rai la scelta di realizzare il raduno accanto al paese ed a poche centinaia di metri dalle aree protette frequentate regolarmente da orsi e cervi sostenendo la mancanza di ogni effetto negativo dello stesso evento per l’ambiente naturale.

Nonostante le segnalazioni di quattro associazioni ambientaliste che hanno richiesto di sottoporre un simile evento ad una attenta valutazione di incidenza ambientale e nonostante il paese di Villalago, incastrato tra le stupende gole del Sagittario ed il lago di Scanno e vera porta d’ingresso al Parco Nazionale, meriti ben altre forme di valorizzazione e di turismo ecosostenibile, la kermesse con i mezzi fuoristrada si è svolta con conseguenze negative che vanno oltre quanto avevano previsto le associazioni”.

Lo deunciano in una nota Stefano Orlandini di Salviamo l’orso, Massimo Pellegrini della Stazione Ornitologica Abruzzese, Stefano Allavena di Lipu Abruzzo e Fabio Borlenghi di Altura. “Le immagini ed i video raccolti sul posto smentiscono le affermazioni del sindaco e dell’organizzatore”. Stigmatizzano, “una vera baraonda con 140 mezzi rumorosissimi di ogni tipo, ruspe e taglio di alberi per recuperarli; è questo il futuro per il Paese noto in tutta Europa per la presenza dell’orsa Amarena e dei suoi quattro cuccioli?”, denunciano gli ambientalisti.

“Automezzi rombanti con marmitte ‘ad alto volume’, musica ‘a palla’, auto inerpicate tra rocce ed alberi dove alcune sono rimaste incastrate e sono state liberate solo dopo l’uso di una ruspa ed il taglio di alberi”, queste le conseguenze della manifestazione motoristica secondo le associazioni.

“Ogni ulteriore commento appare superfluo, restano invece le recenti dichiarazioni rese dal sindaco Gatta, involontariamente comiche, secondo il quale la manifestazione si è tenuta perché Amarena si sarebbe allontanata dal territorio di Villalago”, concludono le quattro sigle.

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