Saranno gli esperti del Laboratorio di fisica nucleare del Gran Sasso diretti da Ezio Previtali ad analizzare i frammenti della meteora di San Valentino trovati su un balcone di una casa di Matera, in Basilicata. Arrivati a L’Aquila oggi in recipienti di vetro trasparenti verranno presto analizzati per capire origine, dimensioni e composizione del materiale.

A darne notizia è Daniele Gardiol, astronomo dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) di Torino e coordinatore nazionale della rete Prisma, la prima rete italiana per lo studio delle meteore e dell’atmosfera dell’Inaf.

“Le meteoriti sono oggetti primordiali del sistema solare, hanno un’età di circa 4,5 miliardi di anni – spiega l’astronomo Gardiol – sono importanti per studiare le prime fasi del sistema solare, cosa che non è più possibile fare con le rocce della Terra che nel corso delle ere geologiche si sono molto modificate. È importante raccogliere i frammenti il prima possibile per evitare che vengano contaminati dall’ambiente terrestre e poter così studiare gli aminoacidi e le altre sostanze chimiche presenti agli albori del sistema solare”

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