Isidori (Presidente Ater): “Gare andate deserte e fondi ancora non spesi”
L’AQUILA – Palazzine ricostruite, bellissime. Tirate su con materiali innovativi e design ricercati. Accanto ad esse crolli, stanze divenute rifugio di ratti e piccioni, materassi e mobili divelti per terra. Una vera e propria discarica. E’ la fotografica del quartiere di Valle Pretara, in particolare Piazza Campo Imperatore, dove ci sono ancora delle case a maggioranza Ater da ricostruire accanto ad altre abitate da anni.
“E’ una situazione vergognosa – dicono gli abitanti della zona – da troppo tempo viviamo con il timore di far uscire i nostri figli in strada per la situazione di degrado in cui viviamo. Qualche anno fa proprio dopo una segnalazione sono venuti a chiudere porte e finestre che erano diventate proprietà di decine e decine di piccioni. Oggi, non sappiamo come – prosegue – sono di nuovo aperte e, non di rado, si vede entrare anche qualcuno, forse qualche balordo”.
Gli inquilini Ater riferiscono di aver avuto tante “troppe” rassicurazioni negli ultimi 10 anni ma la situazione resta di stallo ed incertezza. Chiediamo all’avvocato Isidoro Isidori Presidente dell’Ater l’attuale situazione. Il Presidente spiega ad Aquilatv che i fondi per la ristrutturazione di quegli immobili vengono dal CIPE – comitato interministeriale di programmazione economica – e sono stati stanziati per l’ultima annualità alla quale si può accedere soltanto dopo aver completato l’utilizzo dei fondi per l’annualità attuale.
“ Molte gare di appalto con i fondi di questa seconda annualità – spiega Isidori – non sono state avviate o sono andate deserte per via dell’aumento dei costi delle materie prime”. In pratica i soldi stanziati anni fa ed erogati recentemente, non tengono conto di questi incrementi, e le imprese non hanno risposto agli appalti.
“Avevo proposto agli inquilini – prosegue il Presidente – di applicare il super bonus 110 creando un unico grande condominio proprio per la finalità è di utilizzare il super bonus fino al 2025 ma questa possibilità è stata esclusa dai condomini, non c’è rimasto altro da fare che accelerare sul comitato interministeriale per la programmazione economica e chiedere di poter anticipare l’erogazione dell’ultima annualità anche se ancora non abbiamo speso completamente l’annualità precedente”.
Ultima iniziativa dell’Ater è stata la richiesta all’Ursa di anticipino dei residui attivi che loro hanno da precedenti appalti e per questo “stiamo cercando di formalizzare una convenzione”.