A L’Aquila tre straordinari interpreti in concerto l’8 dicembre: la violinista Ksenia Milas, il violoncellista Giuliano De Angelis e la pianista Alessandra Ammara.

L’AQUILA. Un trio di musicisti straordinari è quello proposto nel concerto in programma giovedì 8 dicembre all’Auditorium del Parco con inizio alle ore 18 nell’ambito della 77.ma stagione della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”.

La violinista Ksenia Milas, russa di origine e prima formazione ma residente in Italia da oltre 10 anni, docente all’Accademia Internazionale di Imola e, dal 2020, alla Scuola di Musica di Fiesole,

è certamente una delle più interessanti violiniste della sua generazione. Bambina prodigio già a 8 anni debutta, come solista, con l’Orchestra Filarmonica Statale di San Pietroburgo e inizia a vincere primi premi in prestigiosi concorsi internazionali.  

Il violoncellista aquilano Giuliano De Angelis sta conducendo la sua carriera sia in Italia, ricoprendo ruoli principali e da solista con le orchestre più prestigiose, sia all’estero. Collabora con musicisti per eventi non solo classici ma anche jazz e di teatro.

Anche la pianista Alessandra Ammara si è imposta in concorsi internazionali, si esibisce in Italia e all’estero e dal 1999 suona regolarmente in duo pianistico con Roberto Prosseda.

Il programma del concerto inizia con il Trio Sonata in sol min. op. 8 di Chopin, un’opera considerata una delle prime composizioni cameristiche romantiche, che risulta essere eseguita a L’Aquila per la prima volta.

Segue un’opera molto singolare un Adagio del compositore estone Arvo Pärt realizzata nel 1992 su commissione del Festival di Helsinki, una breve pagina in memoria di Oleg Kagan, amico del compositore e violinista russo di grande talento, morto in giovane età nel 1990. Kagan sentiva una particolare affinità con la musica di Mozart, di cui eseguiva spesso in concerto le sonate. È stato naturale per l’amico Arvo Pärt ricordare il violinista con la rielaborazione di una delle pagine più toccanti del salisburghese, l’Adagio tratto dalla Sonata per pianoforte in fa maggiore K 280.

Il 1992 fu anche l’anno di un’altra perdita per il mondo della musica, quella del musicista e compositore argentino Astor Piazzolla la cui fonte di ispirazione principale è la sua città Buenos Aires. L’atmosfera, i sapori, i colori del porto cittadino si ritrovano in Las cuatro Estaciones Porteñas (Le quattro stagioni di Buenos Aires) composte tra il 1964 e il 1970. I riferimenti a Vivaldi, autore della più celebre serie di Stagioni, e alla città di Venezia sono evidenti. I singoli brani inizialmente separati sono pensati dallo stesso Piazzolla come un unico concerto, qui eseguiti nell’arrangiamento per trio con pianoforte di José Bargato.

Un concerto coinvolgente con artisti di grande qualità interpretativa.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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