La ricostruzione delle frazioni langue. Al contrario di quanto sta accadendo per l’asse centrale dell’Aquila città, nelle frazioni i centri storici sono da sei anni in completo e totale abbandono, destinati a sgretolarsi per l’effetto della mancanza di interventi e degli agenti atmosferici. La disparità di trattamento si avvia a diventare insanabile pertanto la popolazione residente nelle frazioni vuole capire:
come compensare il divario fra la città e i paesi;
come far rispettare la delibera con la cui approvazione il consiglio comunale aveva stabilito una equa distribuzione dei fondi del sisma in ragione del 60% alla città e il 40% alle periferie;
come derogare la delibera 122 i cui parametri stilano le priorità di ricostruzione fra comparti, senza tener conto della ricostruzione sociale e delle peculiarità identitarie di ciascun paese.
La diatriba fra amministrazione comunale e popolazioni delle frazioni, sostenute e rappresentate a vario titolo dai tecnici coinvolti nella ricostruzione, è iniziata da mesi. Nelle scorse settimane, alcune frazioni del Comune dell’Aquila hanno costituito il Comitato Interfrazioni per la Ricostruzione dei Centri Storici, altre si uniranno. Gli obiettivi sono la più equa distribuzione dei fondi del sisma e una maggiore trasparenza nell’impianto normativo. Dai primi incontri avuti con il vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, con il Sindaco Massimo Cialente e con l’Assessore alla Ricostruzione Piero Di Stefano, sono subito emerse le complicazioni nel riequilibrare la distribuzione delle risorse e la cantierizzazione nei comparti. I rapporti fra le parti sono tesi malgrado le rassicurazioni di far partire a breve almeno un comparto in ciascuna frazione. Ipotesi che, allo stato dei fatti, appaiono inverosimili. Oltre agli obiettivi generali, ogni paese rivendica proprie peculiarità, anche nell’ottica della ricostruzione sociale che, in agglomerati residenziali relativamente piccoli, è di fondamentale importanza per il recupero dell’identità.
Tutte queste problematiche, alle quali si aggiungono le perplessità sull’algoritmo parametrico basato sulla delibera 122, sono emerse più volte e con grande enfasi durante gli incontri mensili nei quali la popolazione si incontra a Paganica (tutti i verbali sono consultabili sul sito www.salviamopaganica.it). Per tale motivo, nell’ambito dell’iniziativa UnConsiglioPerPaganica, che si riunisce ogni primo mercoledì del mese, si terrà a breve un incontro fra i 140 presidenti dei consorzi della frazione e i loro progettisti. La riunione sarà l’occasione per capire quale sia lo stato di avanzamento della valutazione delle schede parametriche, e per concordare eventuali deroghe alla delibera 122 da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale.
Il tema è complesso pertanto, sin da ora, rivolgiamo formalmente l’invito alla partecipazione a quanti siano coinvolti a vario titolo nella ricostruzione del centro storico di Paganica, auspicando una massiccia partecipazione.
Per i cittadini, i presidenti di consorzio e i progettisti l’appuntamento è dunque per mercoledì 6 maggio alle ore 21 presso la sala civica di Paganica.

Un Consiglio Per Paganica
(gli organizzatori: Andrea De Angelis, Francesco De Paulis, Deborah Palmerini)

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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