I giovani laureati e diplomati abruzzesi hanno avuto tempo fino alle ore 13 del 31 marzo, per poter aderire al bando che mette a disposizione i voucher per poter ampliare o consolidare le proprie competenze professionali. Questo grazie alla proroga deliberata dalla regione che ha spostato in avanti la scadenza inizialmente fissata al 2 marzo. In questo modo si è voluto dare più tempo per valutare la propria posizione, e le proprie aspirazioni “professionali” come la ricerca di fondi o finanziamenti per i giovani (per ulteriori info zonaprestiti.com).
Un’occasione che difficilmente si ripresenterà a breve, considerato che in questo modo si chiude l’esperienza della Sovvenzione europea “Più Ricerca e Innovazione”, che ha avuto un plafond di 2,5 milioni di euro. Il progetto prevede l’assegnazione di voucher, il cui importo andrà dai 3500 ai 7 mila euro, che copriranno tutte le spese che i giovani selezionati in “mobilità” dovranno affrontare per poter approfittare dei “progetti di work experience”. Questi potranno essere svolti all’interno degli atenei, oppure dei centri di ricerca ed enti, ma anche imprese, e non solo in Italia ma in uno qualsiasi dei Paese appartenenti all’Unione Europea.
Per la presentazione della domanda (saranno circa 300 quelle che troveranno copertura complessivamente), sono stati 3 i requisiti richiesti: essere laureato oppure diplomato; essere residente in Abruzzo; essere iscritto in un Centro per l’impiego (il progetto si rivolge solo ai giovani disoccupati). inoltre la domanda è stata accompagnata dalla specifica del tipo di progetto di work experience per il quale si intende candidarsi.
Come fa notare Marinella Sclocco, in qualità di assessore alle Politiche Attive del Lavoro, si è trattata di una “opportunità importante per tanti giovani abruzzesi che grazie ai voucher avranno l’occasione di formarsi e fare un’esperienza di lavoro in contesti altamente formativi e specializzati in Italia e all’estero”. In un quadro economico ed occupazionale poco promettente per la regione e per l’Italia, poter dimostrare di avere esperienze maturate anche all’estero, può veramente fare la differenza rispetto alle prospettive di crescita ed impiego future.
