Entrerò nel merito delle motivazioni soltanto dopo aver letto tutto il faldone delle 400 pagine, ma reputo inaccettabile che in un Paese democratico i giudici della Corte d’Appello decidano di diffondere uno stralcio, una sintesi, delle motivazioni di una sentenza alla stampa prima che venga reso pubblico l’intero documento. In questo modo si sta continuando a perpetrare un’operazione mediatica cominciata prima del terremoto, proprio con la riunione della Commissione Grandi Rischi all’Aquila, per difendere lo Stato in tutti i modi possibili. I giudici d’Appello usano la stampa portando avanti un gioco mediatico. Sono per questo amareggiato e ferito. Non ho nulla contro la stampa, che se viene in possesso di una notizia ha il dovere di diffonderla. Cosa costava ai giudici aspettare pochi giorni per diffondere le motivazioni al completo? Insieme a Pierpaolo Visione – altro esponente delle parti civili – prenderò una posizione netta e pubblica soltanto a lettura delle motivazioni, in una conferenza stampa in cui saranno illustrati i nostri passi successivi.

*parte civile Processo CGR

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