L’AQUILA- Roberto Giacobbo giornalista e conduttore della seguitissima trasmissione Rai, Voyager, nuovamente a L’Aquila per presentare il suo ultimo libro e il suo primo romanzo, La Donna Faraone, edito da Mondadori-Rai .

Giacobbo sarà ospite della libreria Mondadori Bookstore, presso la Galleria Meridiana, sabato 29 novembre alle ore 17.

Dopo i suoi i libri sulla fine del mondo e l’aldilà, l’origine della storia dell’uomo e l’indagine su Gesù, il conduttore di Voyager ci porta alla scoperta dell’Antico Egitto e i suoi misteri attraverso il suo primo romanzo, attraverso il quale cu farà scoprire la prima vera storia d’amore clandestina e piena di mistero della storia d’Egitto.

La storia e il mistero di Hatsheput, la donna-faraone che 3500 anni fa riuscì ad arrivare al massimo livello della gerarchia di potere egizia, è sempre stata mal sopportata dai contemporanei proprio perché donna e anche perché ebbe un legame clandestino con un uomo di umili origini.

Con lui condivise un grande segreto, il mistero che solo i faraoni potevano conoscere, e che lui raffigurò, nascondendolo con un intonaco, nella propria tomba, unita con un cunicolo segreto proprio a quella della sua amata.

LA TRAMA

“Era forte come un uomo, bella come una dea…”.

La mummia di Hatshepsut è stata rubata dal Museo egizio del Cairo. Francesco Volterra, semplice guida turistica, si ritrova suo malgrado coinvolto nel furto, e non immagina nemmeno quello che sta per scoprire. Il caso della “donna faraone” nasconde il più sconvolgente mistero dell’antichità. E una favolosa storia d’amore da cui tutto ha avuto origine. Hatshepsut si innamorò di Senenmut quando, ancora ragazza, lui la salvò dalle acque del Nilo. Non appena lei divenne faraone, lo portò con sé come architetto di corte e lo fece nominare gran sacerdote.

La loro relazione clandestina fu osteggiata dai dignitari, che già non vedevano di buon occhio una donna al potere.

Senenmut progettò per lei una tomba grandiosa vicino a Luxor, e per sé una tomba segreta collegata a quella dell’amata con un tunnel sotterraneo che li avrebbe uniti per sempre. Per vendicarsi dell’odio subito dalla casta sacerdotale, decise di svelare il segreto da loro custodito con cura: disegnò sul soffitto di quella tomba la chiave del grande mistero delle origini della civiltà egizia, e lo coprì con dell’intonaco, come un messaggio in bottiglia per i posteri.

Più di tremila anni dopo, girando in Vespa per Il Cairo e bevendo succo di mango, Volterra si muoverà fra trafficanti senza scrupoli, società segrete e donne misteriose, sulle tracce di una verità che unisce la piramide di Cheope e la stella di Orione, il nostro mondo con un mondo altro.

Una verità rimasta sigillata per millenni e svelata solamente per amore.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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