L’AQUILA – Cosa ci fanno I Solisti Aquilani alla Notte europea dei ricercatori? Ovviamente suonano, a testimonianza dello stretto connubio tra musica e scienza, tra le sette note e il mare immenso dei numeri. Nella cornice ormai consueta dell’Auditorium del Parco, I Solisti, diretti da Flavio Emilio Scogna, duetteranno con il matematico e saggista Piergiorgio Odifreddi per esplorare l’intreccio tra musica e matematica, complice l’esecuzione di alcuni brani musicali commentati dal vivo. Un intreccio che risale all’antichità e attraversa la storia della musica: dal monocordo di Pitagora al contrappunto di Johann Sebastian Bach, passando per le serie della dodecafonia di Arnold Schönberg, fino ad arrivare ai giorni nostri, con le musiche minimali del compositore – nonché matematico di formazione – Philip Glass e le canzoni dei Beatles. “La musica è il suono della matematica”, si legge in una citazione di Lorenz Mizler, allievo di Bach. Il rapporto fra matematica e musica è sempre stato molto stretto: le due discipline sono così legate che, nel sistema del sapere medioevale, la musica faceva parte del Quadrivium, insieme ad aritmetica, geometria ed astronomia, il ramo scientifico dello scibile. Parlare di musica oggi significa anche porre l’accento sulla sezione aurea (La sezione aurea o anche proporzione divina, nell’ambito delle arti figurative e della matematica, indica il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due) ; e nel parlare di intervalli musicali naturali non si può prescindere da Fibonacci, matematico pisano del XIII secolo, e dalla teoria della successione (ossia una successione di numeri interi positivi in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti) che rinvia al sistema ritmico e alla naturalità del nostro respiro. E in questo concerto l’Andante di Prokofiev ne è l’esempio più calzante. Sul piano compositivo la sezione aurea attraverso la serie di Fibonacci può, ovviamente, essere rapportata a qualsiasi unità di misura concernente la musica, cioè durata temporale di un brano, numero di note o di battute: questo è quello che ha fatto, per esempio, Béla Bartók in molte delle sue composizioni, tra cui il bellissimo Divertimento per archi che chiuderà il concerto.

“ShTarper – La Notte europea dei ricercatori”, manifestazione istituita dalla Commissione europea si svolgerà per la prima volta all’Aquila il prossimo 26 settembre, in contemporanea con Perugia e Ancona e con circa 300 città del Vecchio continente. Una vera e propria “Notte bianca” per conoscere il mondo della ricerca in varie discipline.All’Aquila saranno circa 20 gli appuntamenti coordinati dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e realizzati in collaborazione con l’Università dell’Aquila, il Gran Sasso Science Institute e il Comune.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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