L’AQUILA – “Matteo Renzi ha assicurato che verrà all’Aquila tra la fine di agosto e i primi di settembre. Lo ha dichiarato in mia presenza, di fronte ai gruppi parlamentari, ma lo ha assicurato anche al presidente della Regione D’Alfonso”. Lo dichiara la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, che aggiunge: “Verrà quando il governo e i gruppi parlamentari avranno depositato il testo di legge sulla ricostruzione. Verrà, con in mano fatti concreti, evitando strumentalizzazioni e le passerelle a cui abbiamo assistito in passato e di cui nessuno, io per prima, ha nostalgia”.
“Sul testo di legge – prosegue Stefania Pezzopane – il lavoro prosegue, in stretta sintonia con il sottosegretario Legnini. Abbiamo da poco concluso la fase di ascolto sul territorio, da cui mi sono pervenuti diversi contributi costruttivi. Di qualcuno resto ancora in attesa, come quello dei sindacati sulle questioni relative al personale legato alla ricostruzione. Mancano pochi giorni al testo definitivo e mi auguro che questi ed altri contributi mi giungano in tempi rapidi, perché ci sono molti nodi ancora da sciogliere, che meritano l’attenzione di tutti. Al governo solleciteremo la necessità di risorse certe, non solo per il 2014, per cui abbiamo uno scoperto di circa 500 milioni, ma anche e soprattutto per il futuro. Andrà trovata una soluzione con l’Unione Europea, durante il semestre italiano, per contrarre un mutuo. Senza risorse fresche rischiamo che i cantieri si blocchino di nuovo. Un altro stop peserebbe a questa città, che faticosamente sta cercando di rialzarsi in piedi e avviarsi verso la normalità. Quando Renzi arriverà all’Aquila – prosegue la senatrice – avrà modo di constatare di persona come una parte della ricostruzione sia avviata, soprattutto nelle periferie, dove si viaggia con un buon ritmo. Ma le criticità sono ancora molte, sia nel centro storico del capoluogo, sia nei comuni del cratere e fuori cratere. Ci sono alcuni comuni dove la situazione è ferma a cinque anni fa, non solo per carenza di risorse, ma anche per alcune scelte fatte dagli Uffici per la ricostruzione, che hanno stabilito di finanziare le pratiche dei comuni con più abitanti, invece di privilegiare i comuni che si erano già dotati dei piani di ricostruzione. Un vero paradosso. Quando Renzi verrà potrà constatare di persona, qual è lo stato dell’arte dei cantieri e soprattutto potrà toccare con mano la situazione delle scuole. Dopo cinque anni i nostri ragazzi sono ancora nei MUSP, cioè ne moduli cosiddetti provvisori. È una situazione che non riusciamo più a spiegare ai nostri cittadini. Anche qui, a L’aquila e nel cratere, le cose devono cambiare verso, come nel resto del Paese. Devono prendere la giusta direzione, quella della ricostruzione”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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