L’AQUILA – “La Perdonanza è soprattutto un dono che la città dell’Aquila fa all’umanità, senza distinzione di religione e ha una grande valenza di attualità perché racconta un accadimento che ha portato ad un cambiamento sul piano morale e sociale”, ha esordito così l’arcivescovo dell’Aquila, mons. Giuseppe Petrocchi, che rappresenta l’anima religiosa di questa manifestazione. L’occasione di tornare a parlare di questo argomento, che come ha sottolineato Laura Tinari, moderando la prima tavola rotonda, é al centro della cultura della città dell’Aquila, é stata offerta dall’iniziativa “L’Aquila rinasce dalla sua Perdonanza”, organizzata dall’associazione “L’Aquila che rinasce” e che si é tenuta ieri sera al Palazzetto dei Nobili. Insieme al vescovo, hanno partecipato al dibattito importanti e qualificati professionisti del mondo della cultura e della comunicazione, che hanno lavorato a vario titolo per raggiungere l’importante risultato dell’inserimento della Perdonanza celestinana nell’Elenco dei patrimoni immateriali dell’umanità.
Il tema della Perdonanza come volano dell’economia aquilana, indissolubilmente legata alla sua storia e cultura é stata al centro della prima tavola. “Il territorio aquilano – ha detto Elena Croci, esperta di marketing turistico – ha un grande potenziale, materiale e immateriale, da poter sfruttare come bene non da possedere, ma prima di tutto da conoscere perché solo l’esperienza di conoscenza permette di entrare in contatto con il territorio e possedere qualcosa di straordinario”.
Deciso il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, “Alla domanda se questa cittá possa rinascere con la sua Perdonanza rispondo di si, perché la città si è trovata spesso ad essere il crocevia di avvenimenti storici e questo dimostra l’importanza strategica dell’Aquila già ad iniziare dalla sua stessa fondazione. Unesco e Perdonanza non sono solo turismo, ma anche l’occasione per essere orgogliosi di qualcosa di unico che rappresenta il nostro territorio”. Salvatore Santangelo, ideatore dell’iniziativa, ha voluto ribadire il concetto già lanciato
presentando l’evento: “Adesso sarà fondamentale riuscire a costruire un’adeguata strategia di marketing e comunicazione per proiettare la Perdonanza tra i grandi eventi nazionali. Per fare questo dovremo
mettere in campo le migliori risorse e intelligenze non solo locali, accompagnate da una adeguata azione di foundraising. Allo stesso tempo occorre promuovere una ‘narrazione’ positiva perché la nostra comunità
ne ha assolutamente bisogno soprattutto in una fase così difficile”.
A chiudere l’iniziativa é stato l’intervento di Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, che da subito ha appoggiato la candidatura aquilana, ricordando ieri le caratteristiche forti che permetteranno a L’Aquila di vincere la sfida, “I parametri Unesco si fondano su 3 binomi che rispecchiamo moltissimo il senso della Perdonanza celestiniana: il perdono e la pace, il potere e la dignità, la fede e la responsabilitá”.
Oltre a loro hanno preso parte alle tavole rotonde: il presidente della Fondazione Carispaq, Marco Fanfani, il presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, Lorenzo Santilli, il presidente della Deputazione di Storia patria d’Abruzzo, Walter Capezzali, il direttore del Dipartimento di Studi di Scienze storiche, beni culturali e del territorio dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Franco Salvatori, il curatore del dossier di candidatura della Perdonanza, Ernesto Di Renzo, gli esperti di marketing culturale e territoriale, Angelo Argento e Maria Rosa Perri.
A coronamento dell’evento la proiezione dei trailer di due opere sulla figura di Celestino V, “Nolite timere – L’insegnamento di Papa Celestino V” di Giuseppe Tandoi e “Celestino V – Il papa del gran rifiuto” di Franco Mannella, e la lettura di alcuni passi del racconto “Mauro a L’Aquila, tre anni dopo” di Diletta Nicastro.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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