L’AQUILA – Una fontana da cui, oltre all’acqua, può sgorgare il vino: si trova a Villa Sant’Angelo (L’Aquila), uno dei paesi maggiormente colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009.
Proprio in prossimità del quinto anniversario del sisma, è stata restaurata la fontana realizzata durante l’emergenza dagli alpini dell’Emilia-Romagna, spina dorsale della colonna mobile della protezione civile regionale che ha gestito la tendopoli, che faceva bella mostra di sé nell’area d’accoglienza per gli sfollati, dov’è rimasta dimenticata fino a pochi giorni fa.
Grazie al lavoro di Pasqualino Spera, alpino in armi, e del dipendente comunale Adamo De Michele, penna nera in congedo, la fontana è stata riparata e ricollocata nei pressi della struttura che ospita le attività commerciali.
La novità è rappresentata dal fatto che è stata realizzata una predisposizione che consente di erogare vino, o birra, invece di acqua: il tutto in vista dell’adunata degli alpini dell’anno prossimo, che porterà migliaia di persone nel territorio.
“Un modo, quello scelto dall’amministrazione di Villa Sant’Angelo, per ricordare l’impegno profuso dalle penne nere durante i terribili mesi del post-sisma ma anche per garantire un’accoglienza adeguata alla tradizionale sete che caratterizza gli aderenti al corpo”, spiega con ironia l’assessore-alpino Alessandro Sperandio, che ha coordinato i lavori di ripristino della fontana.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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