L’AQUILA – – ”Le mie dimissioni sono un ‘sacrificio umano’ per spiegare agli italiani cosa stia succedendo veramente all’Aquila. Lo ha detto ieri al pm aquilano Cardella: all’Aquila non c’e’ un ‘sistema aquilano’, ma un
sistema ‘sopra L’Aquila”’. Va all’attacco l’ex sindaco Massimo Cialente che insiste e spiega di aver ”fiducia nella magistratura: “emerge un sistema del quale noi aquilani siamo vittime di grandi interessi, politici, accademici, immobiliari. L’Aquila e’ schiacciata, qui non c’e’ il il magna-magna”.

”Il mio ‘sacrificio umano’ serve per rivolgersi agli italiani e dire: seguiteci, noi siamo delle vittime, cercate di capire adesso cosa stia succedendo, cosa stiamo passando”, ha proseguito Cialente.
Cialente ha presentato le sue dimissioni da sindaco sabato scorso dopo quanto emerso a seguito dell’inchiesta della Procura aquilana ”che invito, supplico in ginocchio a fare presto nel suo lavoro di indagine – ha proseguito – “Agli italiani pero’, anche a quei 17 mila volontari che sono venuti a conoscerci dopo il 6 aprile 2009, dico che dovranno capire quali interessi politici si stanno scatenando qui, che scarto mediatico c’e’ stato per un ‘semplice’ avviso di garanzia ad un vicesindaco.

“Qui invece ci sono imprese che vengono da fuori, prendono i soldi e falliscono, e mettono in mezzo alla strada la gente. Con le mie dimissioni gli italiani capiranno finalmente quali interessi leciti e illeciti si stanno sollecitando. Con una unica costante: noi aquilano siamo rimasti soli”, chiude il sindaco dimissionario dell’Aquila.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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