Tre foto molto eloquenti. Il grande ‘round about’ di Piazza D’Armi è coperto di neve. Ma guardate bene. Si vedono con molta chiarezza gli irrigatori in funzione malgrado il prato seminato da poco sia sotto una coltre di qualche centimetro. La spiegazione sembrerebbe una sola. L’impianto d’irrigazione è automatico e il timer, è evidente, non è calibrato…per la neve. Nevichi o meno, piova a dirotto o con il sole bollente, entra in funzione lo stesso a meno che uno lo fermi. Non osiamo pensare infatti che non ci sia timer e che qualche buontempone abbia messo in funzione gli irrigatori nonostante la neve… A parte la facile ironia per questa ennesima storia senza senso, una domanda ci sembra ovvia: chi paga l’acqua per irrigare la…neve? Noi aquilani, è evidente.

E quelli dell’ufficio idrico o chi per loro (l’assessore Moroni, ad esempio), che cosa ci stanno a fare? Domande legittime che si fanno anche i cittadini che passano da quelle parti. Al Comune farebbero bene a tirare le orecchie a qualche perdigiorno o a informare, se non dipende da loro, i suoi datori di lavoro. Eppoi celebrano anche la ‘giornata dell’acqua’ con tante belle raccomandazioni a non sprecarla. Un po’ come i fari del Campo federale che ogni tanto qualcuno si scorda di spegnere la sera dopo gli allenamenti e restano accesi tutta la notte.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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