L’AQUILA – “Se non sarà emendata potrà essere impugnata, perché decisamente in contrasto con la normativa vigente in materia di prevenzione del randagismo nel nostro Paese”: con queste parole le associazioni Enpa, LAV E Lega Nazionale Difesa del Cane commentano la proposta di legge regionale n. 424/2012 “Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali d’affezione”, chiedendo ai Consiglieri regionali di non approvare una legge “ammazza cani”.

“E’ necessario far sentire la nostra voce affinché il Consiglio non voti questa legge il prossimo 12 Novembre 2013 – dichiarano le associazioni animaliste – Confidiamo che i Consiglieri aprano gli occhi e sfruttino al meglio quella che potrebbe essere una grande occasione di crescita, accogliendo gli emendamenti che abbiamo proposto, sul modello di regioni all’avanguardia nella prevenzione del randagismo”.

Enpa, LAV e Lega Nazionale Difesa del Cane danno appuntamento alle ore 10 di martedì 12 novembre, giorno del voto sulla proposta di legge, rinviato grazie alla pressione esercitata dalle associazioni , presso il Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio Regionale Abruzzese, per una mobilitazione di volontari e cittadini amici degli animali.

“Auspichiamo che i Consiglieri regionali esaminino attentamente e con grande senso di responsabilità gli emendamenti che abbiamo presentato – dichiarano le associazioni – arrivando alla prossima seduta con un testo condiviso, conforme alla normativa vigente e in grado di garantire concretamente il rispetto e la tutela degli animali, considerando le corrette modalità di detenzione e prevenzione dell’ abbandono e del tragico fenomeno del randagismo”.

La proposta di legge, ricordano le associazioni, prevedrebbe l’eutanasia degli animali d’affezione su richiesta del proprietario, la possibilità di uccidere i cani inselvatichiti, il pronto soccorso solo a favore dei cani e non dei gatti e la sterilizzazione dei randagi quale mera eventualità. Indicazioni assolutamente in contrasto con la normativa nazionale, cui necessariamente una legge regionale deve informarsi.

“Online è già attivo un appello ai Consiglieri abruzzesi (http://www.lav.it/cosa-puoi-fare-tu/aderisci-alla-protesta) – concludono Enpa, LAV e Lega del Cane – L’Abruzzo non vuole e non accetterà una legge “ammazza cani” che non incentiva la prevenzione ma la soppressione, che non guarda al futuro ma torna al passato, e che non tutela gli animali”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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