L’AQUILA – Quando la politica dista miglia e miglia dalla realtà in cui vivono i cittadini.
Il riferimento è dovuto alle dichiarazioni di due esponenti dell’Assise Cittadina: (Vittorini,Imprudente) che con le loro esternazioni dimostrano di non conoscere nei dettagli la realtà degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in cui versano i cittadini delle case comunali di San Gregorio. Faremo un piccolo sunto: Il complesso abitativo consta di tre unità immobiliari:
-una composta da circa venti appartamenti con locatari assegnatari di casa e classificati “A”. Questi chiedono la riqualificazione del quartiere e accorgimenti di manutenzione ordinaria sugli stessi.
-un secondo lotto, composto da venticinque appartamenti, presenta la classificazione di “A con lavori”.
I residenti di questo lotto chiedono da quattro anni e mezzo che l’Amministrazione provveda a sistemare gli alloggi, che presentano carenze strutturali con crepe all’interno degli alloggi e dove sono stati costretti a rientrare. Sulle varie inadempienze dell’Amministrazione i residenti hanno dato ampia documentazione aspettando la risoluzione ai problemi.
-un terso lotto,quello centrale,con circa trenta appartamenti, sono stati classificati “E”.
I residenti di questi sono stati spostati nelle varie abitazione del progetto Case sul territorio cittadino. Ora a questi cittadini si indica come soluzione l’assegnazione definitiva di alloggi del progetto Case e che le loro case non verranno ricostruite. Dalle dichiarazione rese alla stampa il Sindaco definisce questi alloggi delle new town” case finte “.Ora, questi cittadini si domandano il perché sono stati allontanati dal luogo di residenza, dove hanno vissuto per 10 anni e sono stati deportati nelle varie new town e si chiedono il perché per gli abitanti del centro storico di San Gregorio sono stati realizzati dei Map solo per loro.
Nessuno delle case comunali ha avuto assegnato un alloggio in questo nuovo insediamento, con quale criterio discriminante sono stati esclusi? Forse perché i “Signori” del paese non volevano persone che vivono un disagio sociale nelle loro vicinanze. A queste l’Amministrazione comunale dovrebbe dare risposte a questa forma di discriminazione perpetra contro una comunità in condizioni di disagio. Ora si vuole dare a loro l’assegnazione definitiva di case finte. Gli altri assegnatari rimasti, rifiutano con forza la possibilità che anche per loro si adotti questa forma razzista di di deportazione in altri siti e rivendicano con altrettanta forza il ripristino di vivibilità delle loro abitazione. Tutte le altre dichiarazione sono pure considerazione che non risolvono le vere esigenze del cittadino.

Franco Marulli
Comitato Case Comunali

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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