L’AQUILA – La cronaca di ogni giorno ci dice che quella sulle donne è la forma di violenza più diffusa, e le brutte storie che le vedono vittime sono tante e in continuo aumento. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in un suo rapporto, identifica la violenza come la principale causa di decessi o di invalidità per le donne dai 16 ai 44 anni, davanti alle malattie più letali, agli incidenti, e addirittura prima delle guerre.

La Polizia è come sempre in prima linea nella repressione anche di questi reati, cercando però di agire anche dal lato della prevenzione, con iniziative che coinvolgono cittadini e poliziotti.

In particolare la questura di L’Aquila scende in campo con il “Camper antiviolenza”, che per due mesi girerà tra quartieri e paesi della provincia aquilana per svolgere una campagna di prevenzione a difesa delle donne vittime di violenza domestica.

Il camper sarà anche un’aula didattica multimediale itinerante nella quale verranno proiettati filmati a scopo informativo e didattico. Saranno inoltre distribuiti volantini tradotti nelle lingue delle comunità maggiormente presenti nell’aquilano (romeno, arabo, albanese, macedone e ucraino) contenenti, tra l’altro, i numeri utili da chiamare in caso di bisogno.

A bordo del camper saranno presenti un funzionario e agenti di polizia, un medico della questura e un rappresentante del Centro antiviolenza di L’Aquila.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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