L’AQUILA – “Gli immobili strumentali devono essere esentati dall’Imu. Nel frattempo, vanno rese deducibili le somme gia’ pagate”. Il presidente di Rete Imprese Italia della Provincia dell’Aquila Lorenzo Angelone, riprendendo le iniziative intraprese dalla struttura nazionale, traccia “l’ennesima sconfortante analisi riguardante le attivita’ produttive”: “Non avere escluso dall’Imu capannoni, laboratori, negozi e alberghi, per quest’anno ancora equiparati alle abitazioni di lusso – sottolinea – e’ un grosso errore che, nella situazione attuale, rende le imprese piu’ vulnerabili.

Pagheranno, infatti, oltre 9 miliardi con il rischio di superare il non invidiabile traguardo del 68% di imposizione sulle imprese. Come Rete Imprese Italia siamo intervenuti all’audizione sulla Conversione in legge del Dl 102/13, tenuta pochi giorni or sono di fronte alle Commissioni riunite quinta e sesta della Camera. Riteniamo inaccettabile che si continuia tassare in maniera cosi’ pesante gli immobili strumentali, e’ necessario anzi, chiedere la totale esenzione dall’Imu.

Nel frattempo, bisogna assicurare la deducibilita’ dell’Imu pagata dalle imprese. Si da atto al governo, pero’, di aver mantenuto l’impegno di abolire l’Imu sugli immobili invenduti”. “Anche le modalita’ per rifinanziare gli ammortizzatori in deroga – sottolinea Rete Imprese Italia – appaiono non condivisibili. Ancora una volta sono le imprese, attraverso il prelievo delle risorse destinate alla decontribuzione del costo del lavoro, a sostenere una prestazione che dovrebbe gravare sulla fiscalita’ generale”.

“Credo, prosegue Angelone, che sarebbe interessante monitorare il trattamento riservato alle imprese da parte degli Enti Locali del nostro territorio, in particolare, si stanno studiando iniziative atte a verificare le aliquote praticate dai 108 comuni della Provincia dell’Aquila”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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