L’AQUILA – Dopo 1565 giorni da quella terribile notte, L’Aquila è immobile nel suo dolore. Ferite ancora aperte in ogni angolo, strade lasciate nel totale abbandono. Pochi cantieri aperti, immondizia e erba ovunque. Il centro storico del capoluogo di regione sta lentamente morendo a causa dell’indifferenza delle istituzioni
Articolo precedenteI ‘cantieri’ per l’ultimo “spazio jazz” con i tre italiani di “triolosphy”
Prossimo articolo Scherza col cuoco, a lucoli “astici sotto le stelle”